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Bologna, l’Asl sospende i due medici indagati nella truffa

Professione | 02/11/2009 21:53

L'Asl di Bologna ha sospeso i due medici indagati nell'inchiesta su ricette false e rimborsi illegali di farmaci e interdetti, con un'ordinanza del gip, dall'esercizio della professione medica limitatamente alla convenzione con il Servizio sanitario nazionale (provvedimento applicato ad altri otto colleghi tra Bologna e la Romagna).

La sospensione è scattata il 30 ottobre e che da quel momento i medici non possono più fare ricette per conto del Servizio sanitario nazionale ne' lavorare in reparto negli ospedali pubblici. L'Asl ha aggiunto che è stato attivato l'iter delle procedure disciplinari nei confronti dei medici, ''di fronte all'Ufficio di disciplina per il professionista dipendente, e davanti al Collegio arbitrale per quello convenzionato''. Infine, il direttore generale dell'azienda Francesco Ripa di Meana ha confermato ''la volontà di costituirci parte civile in occasione dell'udienza preliminare nei confronti di quanti si sono resi protagonisti di una truffa così odiosa ai danni del Servizio sanitario pubblico, sottraendo risorse preziose alla tutela del diritto alla salute dei cittadini''.

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E ha aggiunto: ''Considerato anche l'allarme sociale destato dalla vicenda stiamo esplorando, inoltre, con i nostri legali, la possibilità di adottare ulteriori e successivi provvedimenti cautelativi nei confronti dei medici interdetti dalla magistratura. Vogliamo rassicurare i cittadini sulla nostra determinazione ad assumere tutte le misure a nostra disposizione per tutelare la loro sicurezza''.

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