Non ha potuto realizzarie i suoi sogni
E' morto il Dott. Desolato Fantozzi,
Dopo trent'anni di onesta attività professionale convezionata è stato colpito da un gravissimo attacco di Bourn out. Il Dott. Desolato Fantozzi era nato il 31 agosto 1951 a Cacchio,un piccolo paese in provincia di Pistacchio, da una famiglia piccolo borghese; aveva frequentato con profitto le scuole e si era laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti, lode e bacio accademico. La sua famiglia aveva fatto notevoli sacrifici per consentirgli di diventare Dottore, e quel giorno aveva pensato che ne era valsa la pena, perchè per il giovane Desolato si prospettava una vita piena di soddisfazione e di gratificazioni. Si sbagliavano, purtroppo, e di molto. Il Dott. Desolato Fantozzi ebbe infatti la malaugurata idea di dedicarsi alla medicina di famiglia, forse affascinato e condizionato dalla lettura del romanzo "La cittadella" (poi interpretato in TV da Alberto Lupo), dalle gesta del mitico Dott. Kildare ed anche, un pochino, da quelle del Dott.Tersilli, medico della Mutua. Ma arrivò troppo tardi, nel posto sbagliato, solo e indifeso da migliaia di Colleghi, illusi come lui ed affamati come lui. Non ha potuto realizzare i suoi sogni,ed anzi giorno dopo giorno le sue aspirazioni sono state frustrate, annullate,irrise. Ha cercato di guadagnarsi la fiducia e la stima dei suoi pazienti, visitandoli in studio e quando necessario a domicilio, tenendo diligentemente la loro cartella clinica (un tempo cartacea ed oggi informatizzata), prescrivendo loro i farmaci, le consulenze e glí accertamentin necessari, redigendo i certificati di malattia previsti dalla legge. Qualche volta è stato costretto a rifiutare una visita domiciliare, spiegando però che non poteva andare a cambiare il pannolone alla anziana nonna o a misurare la febbre al bambino (di 25 anni) perché impegnato per visite un pochino più urgenti. Una volta ha dovuto rifiutare la prescrizione a carico del SSN di un antibiotico per il cane di un suo paziente.Due volte è stato costretto a negare certificazioni di malattia ad assistiti in ottima salute e tre volte si è rifiutato di attestare una minorazione inesistente. In tutti questi casi è poi stato revocato dagli assistiti, anche se fino a quel momento li aveva visitati, aveva redatto la cartella clinica e prescritto quanto necessario. Ogni revoca è stata per lui un dramma, perchè non riusciva ad accettare che la correttezza venisse punita. Riteneva che l'etica e la professionalità venissero prima di tutto, ed era convinto che la sua integrità morale sarebbe stata riconosciuta ed apprezzata. Ha dovuto prendere atto, negli ultimi anni della sua triste carriera, che non era così. Nessun elogio e nessun ringraziamento,nessuna attestazione di buona condotta, nessuna solidarietàd a parte di nessuno (della ASL per non aver prescritto I'antibiotico al cane, dell'IINPS per non aver certificato malattie inesistenti, delle Assicurazioni per non aver certificato false minorazioni),ed anzi il suo comportamento determinò un gravissimo danno a suo carico, perché ognuno dei suoi ex pazienti consigliò ad altri di cambiare medico, raccontando che Egli non dava ai suoi assistiti i farmaci e le certificazioni di cui avevano bisogno e diritto. Gli arrivarono 256 revoche. Il Dott. Desolato Fantozzi ebbe un difficile rapporto anche con i Dirigenti della sua ASL, perché non riuscì mai a comprendere appienoi il significato di appropriatezza, di controllo della spesa e di clinical governance. Era convinto che il suo compito fosse quello di curare al meglio i suoi assistiti, offrendo loro i migliori farmaci e servizi che il SSN aveva predisposto e messo a sua disposizione. Non riuscì mai a capire perché non fosse appropriato prescrivere un antibiotico piuttosto che un altro, o una statina piuttosto che un'altra, in base a criteri di farmacoeconomia piuttosto che di efficacia clinica. E, cosa ancor più grave, non riuscì mai a convincere i Dirigenti della sua ASL che la sua spesa farmaceutica era più alta perché assisteva a domicilio più pazienti di altri colleghi e perché i suoi assistiti erano quasi tutti ultranovantenni. In realtà era più alta della media del suo Distretto, in linea con quella pesata della ASL ed inferiore a quella della maggioranza delle altre ASL della Regione, ma questo non conta. Fu richiamato più volte, e gli furono richieste prove e controprove della sua correttezza professionale. Allafine fu condannato. Faceva fatica a sopportare tutto questo il Dott. Desolato Fantozzi, ed il suo umore era progressivamente peggiorato,fino alla depressione. Aveva letto un articolo che parlava di Burn out, sindrome molto diffusa fra i medici, provocata da situazioni ambientali stressanti, e capì di essernegravemente affetto. Ha provato a reagire, invano, fino a quando ieri un informatore scientifico ha inavvertitamente pronunciato il termine Medico di base, definizione che il Dott. Desolato Fantozzi aveva sempre odiato ritenendola una sintesi offensiva della sua attività professionale. Il suo cuore non ha retto. si è accasciato sulla poltrona del suo studio, ieri alle ore 18 e trenta. Da questo momento non consentirò a nessuno di chiamarmi Medico di base.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
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