Il ''bastone'' del ministro Brunetta per i medici pubblici ''non funziona''.
Lo afferma il segretario nazionale FP-CGIL Medici Massimo Cozza, sottolineando che l'entrata in vigore da ieri del decreto 150/09, attuativo della cosiddetta riforma Brunetta, ''determina nuove vessazioni anche per i medici, i veterinari e i dirigenti del servizio sanitario nazionale, nonostante le limitazioni dovute all'autonomia regionale in sanità''. ''La rilegificazione del rapporto di lavoro - spiega Cozza - rimette nelle mani delle amministrazioni, attraverso norme fissate in modo autoritario e non più modificabili nel contratto, scelte fondamentali per il funzionamento dei servizi, per le valutazioni, per le carriere e le retribuzioni dei dirigenti medici, rendendo ancora più stretto il rapporto tra politica e gestione nella sanità pubblica.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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