Si riapre la vertenza dei medici pubblici. Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria, sanitaria e amministrativa hanno annunciato la mobilitazione ma per il momento non è stata calendarizzata alcuna azione di protesta specifica.
I medici, in una nota dell'Anaao Assomed, il più rappresentativo della categoria, spiega che ''più volte posto all'attenzione del Governo, del Parlamento e delle Regioni alcune questioni centrali per il Servizio Sanitario Nazionale e per la sua dirigenza senza ricevere risposte concrete''. Gli impegni assunti dal Ministro Sacconi in accordo con il Ministro Brunetta, ha anche spiegato il sindacato, ''che avrebbero dovuto essere condivisi con le Regioni, non hanno determinato finora alcun risultato''. Sono 10 i punti su cui le organizzazioni sindacali chiedono di intervenire: il patto per la salute; i piani di rientro delle Regioni; il federalismo fiscale; la legge delega per la riforma della Pubblica Amministrazione e decreti delegati; la ''rottamazione'' della dirigenza del Servizio Sanitario Nazionale; il governo clinico e proroga attività libero professione intramuraria; il rischio clinico; il precariato della dirigenza del SSN; il rinnovo contrattuale; la rivalutazione economica della indennità di esclusività.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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