E' stato rinviato a giudizio un medico radiologo dell'ospedale di Villa Scassi, accusato di omicidio colposo dopo la morte, nel marzo 2008, di una donna di 63 anni in seguito a una endoscopia eseguita male.
Lo ha deciso il gup Adriana Petri al termine dell'udienza preliminare. Il processo a carico del medico, difeso dall'avvocato Patrizia Franco, inizierà a giugno. La donna, Alide Napoli, era stata ricoverata il 4 marzo 2008 per una endoscopia alla ricerca di un calcolo alla colecisti. Durante l'esame, però, il medico aveva sbagliato la manovra di inserimento del sondino e aveva perforato il pancreas. Subito dopo l'intervento era subentrata una setticemia e la donna era andata in coma. Ricoverata al reparto di rianimazione, era rimasta priva di sensi per venti giorni fino alla morte avvenuta il 30 marzo. Anche il medico legale che aveva eseguito l'autopsia aveva confermato che il decesso era avvenuto per una importante lesione al pancreas. Subito dopo il primo intervento, i medici avevano operato altro quattro volte la donna per cercare di salvarla. Ma alla fine dopo venti giorni di agonia era morta.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
Le richieste puntano sull'adeguamento economico e sulla riorganizzazione del lavoro
Con la graduatoria parte la caccia ai 22mila posti
Nursing Up: "Mai così tante. In nessun ospedale agenti dopo le 24"
Commenti