La Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ha siglato, mercoledì 3 marzo alla Sisac, l'accordo per la convenzione nazionale di pediatria per il secondo biennio economico 2008-2009. Lo rende noto il presidente della Fimp Giuseppe Mele, spiegando che è stato "rigettato ogni tentativo di diluire i diritti acquisiti della categoria". "Possiamo dire – spiega - che l'intesa appena siglata garantisce la piena autonomia delle scelte professionali, secondo scienza e coscienza, ivi compresa la valutazione di effettuare o meno la visita domiciliare", spiega. "Abbiamo semplicemente inserito, rispetto alle patologie croniche gravi, indicazioni di massima che lasciano intatta, e in mano al pediatra, la possibilità di valutare e, conseguentemente, di effettuare le visite. E questo non certo per gentile concessione ma grazie al fatto che la pediatria di famiglia è formata da una categoria di professionisti responsabili, sono i dati a confermarlo". Mele si dice "soddisfatto soprattutto perché, senza che nessuno abdicasse al proprio ruolo, sindacato e parte pubblica hanno chiuso nel migliore dei modi possibile un confronto complesso sul fronte degli equilibri in campo".
Tra i tanti punti di novità dell'accordo appena siglato, l'incremento del 2% stabilito per il livello nazionale degli accordi sulla massa salariale 2007 sarà ripartito in cifra fissa pari a 4,40 euro per ogni assistito da 0-6 anni di età, a cui si aggiungono 0,25 euro per ogni assistito con patologia cronica. Gli arretrati, per ogni assistito in carico, sono pari a 0,51 euro per il 2008 e 4,12 euro per il 2009. Relativamente alle patologie croniche gravi, rimane intatta la possibilità per il medico di valutare se effettuare la visita domiciliare. "Sapevamo di non poter e voler contrattare sui principi fondanti la pediatria - commenta il presidente nazionale della federazione, Giuseppe Mele - e, infatti, non li abbiamo resi indisponibili alla trattativa. Oggi -continua Mele - possiamo dire che l'accordo appena siglato garantisce la piena autonomia delle scelte professionali, secondo scienza e coscienza, ivi compresa la valutazione di effettuare o meno la visita domiciliare".
Ma il difficile, ammette Mele, "inizia adesso, c'è da stare dietro agli accordi regionali, che entro 12 mesi dovranno essere perfezionati in ogni Regione", aggiunge il leader sindacale che spera, nelle prossime ore, "anche la medicina generale chiuda il suo accordo.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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