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Francia, seni rifatti a rischio rottura: E’ allarme per le protesi Pip. Allerta anche in Italia

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/03/2010 19:59

Scossone nel mondo del silicone in Francia dove è stato lanciato un allarme per seni rifatti a rischio esplosione. Mentre mezzo milione di francesi hanno ceduto al desiderio di farsi rifare il seno ricorrendo a protesi mammarie (l'80% lo fa per motivi estetici), per almeno 30.000 di queste donne le notizie non sono buone. Le autorità sanitarie hanno infatti ritirato dal mercato alcune protesi mammarie che contengono un silicone non conforme e rischiano di scoppiare. L'allarme è stato lanciato dall'Afssaps, l'Agenzia dei prodotti sanitari, dopo aver scoperto che le protesi PIP (Poly Implant prothese), prodotte dal 2001, tendevano a rompersi il doppio rispetto ad altre.

Le autorità francesi le hanno quindi ritirate dal mercato e hanno inviato un appello alle circa 30.000 donne che le portano. Un'allerta e' stata lanciata anche in tutta Europa e negli Usa, mentre in Italia il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha lanciato un appello ai medici chirurghi per verificare se anche in Italia sono state impiantate protesi PIP. Le dirette interessate dovranno sottoporsi a visita medica e molte dovranno farsi operare di nuovo. La procura di Marsiglia ha aperto un'inchiesta preliminare contro ignoti per truffa e per aver messo in pericolo la vita e l'integrità altrui.

La vicenda ha inizio quando, durante un'ispezione effettuata un anno fa, l'Afssaps ha scoperto che l'azienda Poly Impiant Prothese, situata a La Seyne-sur-Mer, sulla Costa Azzurra, aveva utilizzato per le sue protesi un gel al silicone non autorizzato e non corrispondente a quello dichiarato. ''Una cosa mai vista prima'', per il direttore dell'Afssaps, Jean-Claude Ghinslain. La PIP, creata nel 1991, era il quarto fabbricante di impianti mammari al mondo ed oggi si trova in stato di fallimento.
In Francia un numero sempre maggiore di donne non esita a ricorrere alla chirurgia estetica per avere seni più pieni e prosperosi. Erano 200.000 nel 2003, sono 500.000 oggi. Abitualmente, gli impianti mammari hanno una durata di vita di una decina d'anni, spiega Ghislain. Quando una protesi scoppia, gli effetti, anche se non immediati, sono piuttosto sgradevoli: ''il seno si deforma - dice - con grave pregiudizio estetico. Un'altra operazione diventa indispensabile. Inoltre esistono rischi di infiammazione locale''. In Italia, intanto, il sottosegretario alla Salute Martini ha lanciato un appello: ''Mi rivolgo ai medici seri e coscienziosi perché in Italia, fino a quando non sarà approvata la legge che introduce il registro sulle protesi, non sarà possibile tracciare le donne che hanno subito un intervento e sapere che tipo di protesi hanno''.

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