Nonostante l'annuncio dell'avvio della sperimentazione previsto per il primo aprile, i certificati di malattia dal lavoro non possono essere ancora rilasciati online. E non perché i medici di base siano contrari e non li vogliano usare, ma perché la funzione non è ancora attiva. Giacomo Milillo, segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) c’informa sull’argomento: ''Se anche il medico volesse rilasciare un certificato di malattia online - precisa - non potrebbe perché la funzione non è ancora attiva. Credo che nei prossimi mesi si inizierà con qualche invio, ma serviranno ulteriori proroghe'' rispetto al tempo inizialmente previsto di quattro mesi. Dal ministero rispondono che sì, in effetti c’è stato un ritardo da parte della Sogei, ma adesso è tutto a posto e si può cominciare con la sperimentazione.
E aggiungono anche che il Pin verrà rilasciato dalla Sogei, ma attraverso le Aziende Sanitarie che avranno appunto il compito di esaudire le richieste dei medici.''Il vero problema è organizzativo. Il nostro Paese non è ancora pronto per salti nel buio nell'informatica. Gli organismi nazionali non sono ancora in grado di attuare riforme impossibili''. Ne è convinto Angelo Testa, presidente dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani). ''Continua il balletto del sì e del no sulle certificazioni on line - aggiunge Pasquale Orlando, segretario organizzativo nazionale -. E' il solito problema dei soliti decreti milleproroghe all'italiana. Doveva partire il 4 aprile la certificazione on line, ma poi si sono accorti che non era possibile, ed allora via con le milleproroghe di costume nazionale''. Il vero problema, conclude Testa, ''è l'ulteriore carico burocratico e di responsabilità non pertinenti da affidare al medico certificatore, senza dimenticare la questione del riconoscimento economico se, malauguratamente, gli appelli dello Snami passassero inascoltati''. Per protestare contro la normativa sui certificati online e il contratto medico, lo Snami ha organizzato per mercoledì 14 aprile una protesta a Roma. Intanto la Fnomceo sta continuando il suo lavoro di concertazione con il ministero dell'Innovazione e della Salute perché ci sono vari aspetti da definire, non ultimo quello delle deroghe appunto, visto che la modalità online non può essere utilizzata sempre e ovunque come indica la legge, come ad esempio la stampa del certificato al di fuori dello studio.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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