Prevenire errori nella terapia farmacologica a causa di medicinali che vengono facilmente scambiati con altri, per la somiglianza grafica o fonetica del nome, o per l'aspetto simile delle confezioni, detti 'Look-Alike/Sound-Alike' (Lasa). E' l'obiettivo di una raccomandazione emanata dal Dipartimento della qualità - Direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema - Ufficio III del ministero della Salute. Nel testo si fa riferimento agli esempi più diffusi di errori nelle terapie farmacologiche: nomi di medicinali che si scrivono o si pronunciano in modo simile, confezioni simili nelle dimensioni, nella forma, nel colore, nell'indicazione del dosaggio e nella disposizione dei caratteri.
Tutte situazioni che possono indurre in errore durante le varie fasi della gestione del farmaco, sia in ospedale che sul territorio: ad esempio negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia, nelle farmacie di comunità, nelle Residenze sanitarie assistenziali o ancora a casa del paziente. L'obiettivo della raccomandazione è dunque prevenire gli errori in terapia legati all'uso dei farmaci Lasa, sia in ambito ospedaliero che territoriale, fornendo indicazioni per evitare lo scambio tra farmaci con somiglianza fonetica e grafica nel nome o nella confezione e sensibilizzando tutti gli operatori sanitari e i vari attori coinvolti nella gestione del farmaco, affinché siano messe in atto tutte le misure preventive per evitare lo scambio di farmaci.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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