L’informazione medico scientifica continua a grandi passi il suo cammino verso le nuove tecnologie: gli smart phones, gli strumenti dell’e-detaling e i social network dilagano tra i medici con un progresso in crescita esponenziale. Basti pensare che nel 2010 gli investimenti in social advertising, infatti, saranno pari a 1,7 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti e per il 2011 se ne attendono oltre 2 miliardi, secondo la previsione del Rapporto di eMarketer “Worldwide social network ad spending: a rising tide”.
Tale incremento di spesa pubblicitaria e di comunicazione sul web, destinata alle reti sociali, non riguarderà tuttavia il solo mercato americano, ma anche il resto del mondo, con investimenti in adv per il 2010 di 3,3 miliardi di dollari e altri 4,3 miliardi di dollari per il 2011(+29%).
Il marketing farmaceutico dice, dunque, addio alla monocanalità e va sempre più verso la multicanalità. Il marketing tradizionale, quello codificato da sopratutto da Philip Kotler nella sua “bibbia” Marketing Management, che si studiava nelle università e si utilizza ancora nella gran parte delle imprese, quello legato in prevalenza ai mercati di massa, alle grandi imprese, e basato sul predominio dell’impresa sul cliente, lascia sempre più spazio a metodi e sistemi non convenzionali.
Gli smart phone e le loro applicazioni, ad esempio, rappresentano lo strumento prediletto dai medici, come accennato. Secondo un'indagine di Manhattan Research, infatti, circa l'80% dei medici utilizzeranno entro il 2012 Smart phone per ottenere sia informazioni riguardanti i farmaci sia informazioni cliniche. Monique Levy, Senior Director of Manahattan Research, ha dichiarato che i dispositivi palmari stanno diventando sempre più utili e indispensabili ai medici, in parte a causa del boom delle applicazioni indirizzate al medico, e i protagonisti del Marketing Farmaceutico non possono permettersi di perdere o non sfruttare questo nuovo canale per influenzare le vendite .
A riguardo Software Advice ha effettuato recentemente un sondaggio on-line che ha coinvolto 700 utenti tra medici, infermieri, operatori sanitari e studenti, allo scopo di conoscere se questi adoperano smart phone per scopi professionali e se sì, in quale ambito in particolare. Dal sondaggio è emerso che attualmente il 70% circa degli intervistati adopera smart phone per leggere o inviare E-mail e prendere appunti. Un 50% ha dichiarato di utilizzare smart phone per la prescrizione dei farmaci e circa il 28% come supporto per le decisioni cliniche. Ciò è rafforzato dal popolare Epocrates, un software per farmaci, che ha versioni su iPhone, BlackBerry, Palm e Windows Mobile.
Questa rivoluzione del virtuale un lato negativo però lo ha: ci rimettono gli informatori scientifici del farmaco (Isf), che lavorano sul campo e che sono la categoria che più ha risentito della crisi e delle misure di contenimento dei prezzi implementate in questi ultimi anni a 'danno' dei loro datori di lavoro.
Fra il 2006 e il 2009 è stato tagliato il 20% della rete esterna delle farmaceutiche. Il problema è che ancora oggi che ci sono troppi Isf negli studi dei medici di famiglia.
Le due alternative possibili sono che gli Isf si trasformino in agenti di commercio, con un contratto diverso e autorizzati a prendere ordini direttamente dalle farmacie 'bypassando' la distribuzione intermedia, o che si specializzino sempre più, diventando interlocutori dei medici specialisti.
Fonti:
Effective social media marketing strategies for pharmaceutical market 2010
eMarketer “Worldwide social network ad spending: a rising tide”
Smart phones and apps proliferate among docs, surveys say
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