La percezione dello stato di salute rappresenta un indicatore globale dello stato di salute della popolazione, molto utilizzato in ambito internazionale. Nel 2010 sono circa 47.000 i medici di base presenti sul territorio nazionale, confermando un'offerta di assistenza sanitaria territoriale di 8 medici ogni 10.000 abitanti. I pediatri sono circa 7.700, 9 ogni 10.000 bambini fino a 14 anni. Ammontano invece a circa 17 ogni 100.000 abitanti gli ambulatori e i laboratori pubblici e privati convenzionati, in lieve calo negli ultimi tre anni. Nel 2010, sette residenti in Italia su dieci valutano positivamente il proprio stato di salute, gli uomini più delle donne (75% contro 66,5%).
Lo rileva l'Istat, nell'Annuario statistico italiano 2010, nel capitolo "Sanità e salute". Quanto alle patologie croniche, il 38,6% delle persone dichiara di esserne affetto, percentuale che sale all'86,7% fra gli ultrasettantacinquenni. Le malattie croniche più diffuse sono l'artrosi/artrite (17,3%), l'ipertensione (16,0%), le malattie allergiche (9,8%), l'osteoporosi (7%), la bronchite cronica e asma bronchiale (6,1%) e il diabete (4,9%). Nel nostro Paese gli stili alimentari sono ancora fortemente legati alla tradizione: nel 2010 il pranzo si conferma il pasto principale per oltre due terzi della popolazione di 3 anni e più, molto spesso consumato a casa.
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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