Rinviare di un anno l'avvio delle sanzioni per i medici che non trasmettono online i certificati di malattia all'Inps, 'congelando' la scadenza della proroga, prevista per il 31 gennaio. E avviare, insieme, una 'fase 2' per la messa a regime del nuove sistema di trasmissione telematica, prevista dalla riforma Brunetta. E' questo, in sintesi, il contenuto della lettera aperta che i medici italiani hanno concordato venerdì sera, in una riunione intersindacale, e che è stata spedita al ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta al quale hanno chiesto un incontro urgente. La lettera - firmata da Anaao Assomed; Fimmg; Cimo-Asmd; Aaroi-Emac; Fvm; Cisl medici; Fassid intesa sindacale (Cisl medici -Cgil medici- Simet - Sumai); Smi mentre lo Snami si è dissociato - ricorda che i progressi nell'applicazione del nuovo sistema "sono stati sorprendenti, anche in considerazione della dimensione e della complessità della sfida", e anche "per merito della stragrande maggioranza dei medici, che hanno potuto, in assenza di sanzioni, cimentarsi con questa sfida, pur ostacolati da evidenti carenze".
Un comportamento che conferma come la categoria sia "aperta all'innovazione e pertanto si attende che venga riconosciuta la sua affidabilità in materia". Proprio per questo "appare evidente l?umiliante e stridente sproporzione - dicono i sindacati - fra la sanzione prevista dalla legge e il reale valore intrinseco della prestazione obbligata". Ora, dicono i sindacati, "è necessario perfezionare il sistema perché, a regime, non sia causa di disturbo alla prioritaria attività assistenziale e allo stesso funzionamento del sistema sanitario". I sindacati medici, quindi, chiedono "un incontro urgente per valutare insieme lo stato di attuazione" della riforma. Ma anche l'ammissione di rappresentanti dei sindacati medici "ai lavori della Commissione tecnica con l'obiettivo di completare il percorso innovativo entro la fine del corrente anno.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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