I pochi giorni che mancano all’incontro tra il ministro Brunetta e i sindacati (venerdì 11) sulla questione delle sanzioni ai medici che non inviano i certificati di malattia online sono all’insegna delle (inevitabili) polemiche. Cominciamo però dal ministro alla Salute Ferruccio Fazio, che si dice, per ovvi motivi di opportunità politica, “Ottimista sulla possibilità di una progressiva trasformazione relativa alla soluzione delle difficoltà che hanno accompagnato l'introduzione dei certificati di malattia online. ''C'è un'intesa e mi auguro una svolta quanto prima'', ha rilevato il ministro riferendosi ai problemi tecnologici e a quelli relativi alle sanzioni per i medici che non trasmetteranno per via telematica i certificati di malattia. I problemi tecnologici, ha osservato Fazio, ''si risolveranno con strumenti adatti'' e “prevedo anche aperture sul regime sanzionatorio”, precisa il ministro.
C’è da rilevare, comunque, che le difficoltà aumentano: anche dalla evoluta Lombardia arrivano a Dottnet segnali di buchi nel sistema, buchi che provocano disagi ai pazienti e ai medici che vedono allungarsi le file negli studi. Eppure dal ministero dell’Innovazione continuano ad arrivare dati più che ottimistici sulla costante crescita dei certificati inviati in via telematica. Lunedì 7 febbraio "Sono stati trasmessi online all'Inps 140.964 certificati di malattia di dipendenti pubblici e privati, con un incremento del 34% rispetto allo scorso lunedì. A livello regionale gli invii odierni sono così distribuiti: 22.051 in Lombardia, 17.192 in Lazio, 15.463 in Veneto, 12.000 in Emilia Romagna, 11.477 in Sicilia, 10.449 in Campania, 9.595 in Piemonte, 8.434 in Toscana, 7.734 in Puglia, 5.525 in Calabria, 3.603 in Marche, 2.968 in Liguria, 2.831 in Sardegna, 2.693 in Abruzzo, 2.486 in Friuli Venezia Giulia, 1.999 in Umbria, 1.484 in Provincia di Trento, 1.302 in Provincia di Bolzano, 940 in Basilicata, 480 in Molise, 258 in Valle d'Aosta", affermano i tecnici dell’Inps. Dalla data di attivazione della nuova procedura "il totale dei certificati trasmessi raggiunge così la cifra di 4.318.398 unità, con la seguente ripartizione per Regione: 1.
Cgil, Cisl e Uil: "Sono 200mila, è un comparto strategico"
"I medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri le professioni sanitarie ex legge 43/2006, vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza”
Testa: “Serve uno straordinario investimento nel territorio prima che della medicina di famiglia rimangano solo le ceneri.”
Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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Leonida Iannantuoni Presidente di ASSIMEFAC; al paziente va dedicato più tempo
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