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Francia, l'impianto di un bronco artificiale salva la vita a un malato di cancro al polmone

Oncologia Silvio Campione | 03/03/2011 19:27

I progressi della medicina aprono nuove speranze per i malati di cancro al polmone, una delle forme di tumore piu' mortali: il team medico dell'ospedale Avicenne di Bobigny, vicino a Parigi, ha realizzato una prima mondiale, il primo impianto di un bronco artificiale in un paziente di 78 anni affetto da questo tumore.
L'operazione, realizzata il 28 ottobre 2009, considerata un successo dal team medico francese, che oggi ha presentato tecnica e risultati, ha soprattutto permesso di evitare l'ablazione completa del polmone, un'operazione a grande rischio nel periodo post-operatorio (con il 26% di decessi nei primi 90 giorni) e a cui si deve ricorrere in genere quando il tumore si trova al centro del polmone.

 Nel caso in cui il tumore e' situato sul lato allora e' possibile un'ablazione parziale. Tra mille e duemila operazioni di questo tipo si effettuano ogni anno in Francia. Il successo di oggi e' il frutto di dieci anni di ricerche. 'Il paziente sta bene, deve stare sempre sotto controllo, ma cammina e va anche a stare nella sua casa in campagna. Il suo sistema respiratorio e' come quello di un paziente di 80 anni che ha fumato troppo', ha riferito oggi ai giornalisti il dottor Emmanuel Martinod, chirurgo toracico e vascolare, che ha realizzato l'operazione.

Essa 'ha permesso non solo di asportare la lesione cancerogena con margini di sicurezza importanti, ma anche di evitare l'ablazione completa del polmone', ha spiegato ancora il chirurgo.
Si e' trattato dunque di impiantare al posto del bronco malato un bronco artificiale, costituito da un tessuto biologico (tessuto aortico) rinforzato da una struttura metallica interna (stent). Il tessuto aortico e' conservato a basse temperature in una 'banca del tessuto', cosa che permette di evitare la presa di farmaci anti-rigetto.

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La fase sperimentale dei lavori e' stata realizzata nel laboratorio di ricerche bio-chirugiche del dottor Alain Carpentier, gia' noto per le sue innovazioni nel campo delle bioprotesi valvolari cardiache. 'Si assiste ad una rigenerazione delle cellule del bronco. E' un progresso significativo, ma non e' un motivo per continuare a fumare', ha detto ai giornalisti Carpentier. Il tessuto aortico in sostanza agisce sulle cellule del bronco permettendo di ricostituire l'epitelio, cioe' la parte del bronco che e' a contatto con l'aria e che svolge funzioni di rivestimento, di secrezione e assorbimento. Di questa nuova tecnica 'potrebbero beneficiare tra 200 e 300 persone ogni anno', spiegano i dottori, aggiungendo che 'si rivolge a tutti i pazienti malati di cancro broncopolmonare'. Una forma di tumore terribile, che uccide 29.000 persone ogni anno in Francia (dei quali oltre 21.000 sono uomini) e che ha un lievissimo indice di sopravvivenza: solo il 46% dei malati e' ancora in vita un anno dopo la diagnosi del male, solo il 14% cinque anni dopo.

 

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