''Nei prossimi anni contiamo di avere finalmente un antivirale per l'epatite C''. Lo ha detto Franco Filipponi, presidente della Società italiana per la sicurezza e la qualità nei trapianti, e direttore del dipartimento di Trapiantologia epatica presso l'Aoup di Pisa, intervenuto al 3/o congresso della Sisqt a Firenze. Filipponi ha spiegato che il nuovo farmaco dovrebbe essere messo a punto ''nel giro di tre anni''. L'epatite C, ha ricordato il presidente della Sisqt a margine dei lavori, ''e' un inferno specialmente per quanto riguarda la gestione del post-trapianto: un trapiantato su quattro va incontro alla recidiva in cinque anni''.
Inoltre in Italia ''purtroppo abbiamo un record - ha aggiunto - che è quello del maggior numero di decessi per carcinoma epatocellulare da virus C. Quando l'epatite C attacca il ricevente, in una percentuale molto alta di casi andiamo incontro al carcinoma. Ci sono numerose metodologie di trattamento che vanno indicate caso per caso, ma di fatto il trapianto è una delle tante possibilità di cura. Al momento abbiamo solo farmaci aspecifici, come l'interferone, che non possono guarire l'Epatite C''.
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