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Snami, rivedere il sistema di compenso dei medici e l’accesso alla professione. Fazio, il sistema si concentrerà sul territorio e sugli mmg

Sindacato Silvio Campione | 31/05/2011 23:36

Salvaguardia del rapporto fiduciario medico-paziente, introduzione del principio di distinzione tra retribuzione professionale e fattori di produzione, creazione di una reale prospettiva lavorativa con la revisione delle modalità di accesso alla medicina generale convenzionata. Questi i principi che guideranno l'attività dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), in particolare al tavolo di riordino della Medicina generale - che prevede, nelle intenzioni della parte pubblica, la riscrittura dell'articolo 8 del D.Lgs 502/92. Principi già alla base dell'attività del sindacato, ribaditi dalla mozione conclusiva votata all'unanimità il 29 maggio, al termine del 30° Congresso Nazionale, che si è tenuto a Montecatini Terme (PT) dal 26.

 "Ritengo la mozione molto significativa" è il commento di Angelo Testa, presidente nazionale dello Snami. "Dopo anni in cui le votazioni sono state caratterizzate da astensioni, il sindacato si è dimostrato unito e coeso, proponendo all'unanimità una linea di indirizzo e mostrando unione di intenti durante tutto il Congresso". Un cambiamento, questo, particolarmente importante, anche per l'attuale momento politico ed economico. Nell'incontro con la parte pubblica del 16 maggio è stata chiesta la collaborazione di tutte le sigle sindacali della medicina generale per la riscrittura dell'articolo 8 del D.Lgs 502/92, che norma i compiti della medicina convenzionata e ne fissa i principi generali.L'idea del Ministero è di raggiungere il completamento della presa in carico h24 dell'assistito, in un'ottica di riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso, attraverso l'integrazione funzionale dei servizi territoriali con le strutture di emergenza ospedaliera, la collaborazione della medicina generale e l'allocazione di presidi gestiti da medici del territorio nelle strutture ospedaliere di emergenza-urgenza.

All'interno di questo processo, il mandato consegnato dai delegati è di perseguire la salvaguardia del rapporto duale medico-paziente, l'introduzione del principio della distinzione tra retribuzione professionale e fattori di produzione - premiando in modo particolare la professionalità - la ridiscussione delle modalità di accesso alla medicina generale convenzionata, così da creare i presupposti per una reale prospettiva lavorativa, anche attraverso un'integrazione dei vari settori del territorio (AP, CA, EST, MdS), e di provvedere, da parte di presidente ed esecutivo, alla definizione di un'idea Snami della ristrutturazione dell'assistenza territoriale."Siamo in attesa del documento elaborato dal Ministero, per capire nel dettaglio la direzione voluta dalla parte pubblica" aggiunge Angelo Testa.

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"Ma il nostro programma va avanti: contiamo di arrivare a un documento unitario entro un mesetto. I tempi sono cambiati: abbiamo smesso di dar voce soltanto a un generico disaccordo con le proposte pubbliche. A essere messe sul tappeto sono invece possibili soluzioni. E un segnale concreto di questa evoluzione è anche la presenza al Congresso del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che dimostra come il lavoro del sindacato sia pienamente riconosciuto dalle istituzioni". Lo Snami ha poi ribadito ancora una volta la volontà di "essere medici e non burocrati" e, sulle ultime notizie relative all'Enpam, ha espresso preoccupazione e l'auspicio che, quanto prima, sia fatta chiarezza. "La posta in gioco è troppo alta" è la conclusione di Angelo Testa "per questo non smetteremo di vigilare sulla vicenda". Fazio, intanto, conferma che per ridurre le code nei pronto soccorso i medici di medicina generale 'dovranno prendere in carico le emergenze, avranno un'importanza sempre maggiore che non è solo di prendersi carico di un singolo paziente ma avranno incarichi h24, sempre in associazionismo, per poter gestire le emergenze dei codici bianchi e verdi'. Il ministero della Salute, ha aggiunto Fazio, 'sta lavorando per rendere meno ospedalocentrico il sistema sanitario nazionale. Il medico va coinvolto sempre più sul territorio'. Tutta la nuova sanità, ha concluso Fazio, è basata 'sulla presa in carico, continuità assistenziale, passaggi in ospedali molto brevi, ripassaggi sul territorio e gestione di un rapporto buono ospedale territorio. Le malattie croniche dovranno essere trattate sul territorio dai medici di medicina generale e non vanno ospedalizzate'.

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