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Dopo Fimmg e Snami anche lo Smi dichiara lo stato di agitazione di tutte le sue componenti: la manovra danneggia il nostro sistema sanitario

Sindacato Silvio Campione | 13/07/2011 09:52

Anche il Sindacato dei medici italiani (Smi) proclama lo stato di agitazione di tutte le sue componenti, sulla scia delle altre sigle: medici dirigenti, di famiglia, specialisti ambulatoriali e pediatri di libera scelta. Non solo. Lo Smi scende in piazza il 21 luglio come sindacato dei medici ospedalieri, come componente dell'Intersindacale della dirigenza, ma anche come sindacato dei medici convenzionati e del territorio. "La protesta -spiega la sigla - nasce dalla forte preoccupazione e dal marcato dissenso sulle norme contenute nel decreto di manovra pubblica. Nei prossimi giorni saranno prese tutte le iniziative di concerto con l'intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, volte a denunciare il pericolo per la tenuta complessiva del Servizio sanitario nazionale".

Lo stato di agitazione accompagnerà tutto l'iter parlamentare della Manovra finanziaria, affinché il Parlamento possa introdurre correttivi in tema di contrattazione decentrata e turnover. Negativo comunque resta il giudizio sull'impianto complessivo della manovra. "I medici -attacca Salvo Calì, segretario generale Smi- sono contro la vecchia politica dei tagli alla sanità, l'impoverimento degli ospedali e dei servizi sul territorio. Tutto il Ssn subisce ancora una volta interventi sbagliati che danneggiano uno dei migliori servizi sanitari del mondo che se ulteriormente razionalizzato e modernizzato (con investimenti sulla riorganizzazione delle cure primarie, la nuova governance e l'integrazione ospedale-territorio e sociosanitaria), può diventare una fonte costante di risparmio e sviluppo per il Paese". Per Gianfranco Rivellini, responsabile nazionale Smi dirigenza medica, "restano intangibili i costi della rappresentanza politica, rimandati alla prossima legislatura. Persino il taglio degli sprechi, odiosi agli occhi dei cittadini, (auto blu, aerei blu), viene demandato a future, quanto improbabili decisioni degli organi esecutivi. Nulla sul versante della tassazione delle rendite finanziarie, se non il salasso sulla tenuta conti dei Bot e Btp". Continua invece "l'ossessione dei tagli sulla sanità -aggiunge Rivellini- che dopo avere lasciato sul campo oltre 1.500 milioni di euro con la manovra scorsa, per il mancato finanziamento di contratti e convenzioni, si prepara ad impoverirsi ulteriormente, per il prolungamento del blocco contrattuale e per una previsione di finanziamento triennale del Fondo sanitario nazionale fino al 2014 dell'1,9%, quando l'inflazione del solo 2011 viaggia al 2,4 %".

Nello specifico lo Smi prevede che la Manovra "avrà effetti immediati sui medici dirigenti e veterinaria, alla cui perdita media del 12% della attuale retribuzione sul quinquennio, deve sommarsi il blocco della contrattazione decentrata, anche in ragione dell'impoverimento dei fondi aziendali per il blocco del turnover, con possibili effetti negativi sulla rivalutazione delle progressioni di carriera e dell'esclusività di rapporto. Peggio va anche per i medici convenzionati, con una perdita drammatica sia nei termini degli effetti della sterilizzazione retributiva per 5 anni, equivalente alla diminuzione di non meno di 12 punti percentuali sull'attuale livello di reddito, al quale deve sommarsi l'incremento equivalente delle spese di gestione degli studi". Una valutazione quindi negativa da parte dello Smi, che attacca: "Previsioni fosche per il Ssn, per i cittadini, per gli operatori tutti, sicuramente per i medici, che da anni sono considerati i nuovi ricchi, proprio da quello stesso ministero del Tesoro, che sembra, stante la cronaca quotidiana, quantomeno sprovveduto nelle scelte dei propri consulenti".

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Ma il sindacato dei Medici Italiani-Smi critica anche la proposta di riforma del corso di specializzazione dei medici, avanzata dal ministro dell'Università, Gelmini, e non manca di avanzare alcune osservazioni costruttive, soprattutto per quanto riguarda la formazione specialistica nella medicina generale e la prevista carenza di medici del settore per i prossimi anni. Per Daniela Melchiorre, responsabile nazionale dei rapporti con l'Università dello Smi, "la proposta apre un confronto sulla necessità di modificare l'attuale situazione e di fatto conferma che esiste un problema per l'eccessivo intervallo tra l'iscrizione all'università e l'effettiva entrata nel mondo del lavoro dei giovani medici". La questione è stata più volte posta dallo Smi: "Il nostro sindacato- spiega Melchiorre- crede che una riduzione di un anno nel percorso di formazione sia una strada possibile, però è necessario evitare proposte che rischino di apparire estemporanee ed è per questa ragione che proponiamo al ministro di aprire un tavolo di confronto con gli addetti ai lavori". Sulla stessa linea Pietrino Forfori, responsabile della formazione specifica per la medicina generale: "Così non si affrontano i veri problema del settore e del nostro Ssn. Per esempio che la carenza prevista di medici nel prossimo futuro riguarda prevalentemente medici operanti sul territorio (cure Primarie: medici d famiglia, continuità assistenziale ecc). Per ovviare a questo problema bisognerebbe ritoccare al rialzo gli ingressi nei Corsi Triennali di formazione in Mg, completare il percorso verso la specialità (in medicina di famiglia e di cure primarie), rendendo i corsi più appetibili: migliorando la qualità della formazione e introducendo i contratti di formazione specifica in Mg con adeguamento economico". I Corsi di specializzazione in medicina generale, continua il dirigente Smi, "sono 'misurati' sui Cfu (Crediti Formativi Universitari) da acquisire lungo il percorso specialistico e non vediamo come possano essere ridotti senza alterare la qualità della formazione stessa. Non vogliamo medici meno preparati per assecondare un 'taglio' di spesa del 20% circa. Si vadano casomai a tagliare seriamente le spese della politica per poter meglio investire nella formazione dei futuri medici chiamati a salvaguardare la salute dei cittadini". Clicchi qui per essere informato.

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