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Convegno 3 / Gli italiani non vanno dal dentista. Il futuro sarà degli studi associati

Medicina Generale Redazione DottNet | 31/07/2008 16:14

Gli italiani frequentano poco gli studi dentistici mentre la spesa media per abitante per la cura della bocca è di circa 200 euro l'anno. Inoltre nel giro di dieci anni 30-50 per cento del mercato sarà occupato da grandi studi associati e il 40-60 per cento della spesa sarà coperta da fondi integrativi o assicurazioni.

Questa la fotografia scattata in occasione del secondo workshop di economia in odontoiatria dal titolo ''Il valore etico, economico, comunicativo della professione odontoiatrica'', organizzato dall'Andi (l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani che conta oltre 22 mila soci) sabato scorso a Cernobbio (Como). In particolare, Francesco Longo, direttore del Centro di Ricerche sulla Gestione dell'Assistenza Sanitaria (Cergas) dell'università Bocconi di Milano, ha ricordato che la spesa media per abitante è di circa 200 euro l'anno, ma solo il 37% degli italiani nel 2001 è stato dal dentista.

Ancora: in Italia c'è un dentista ogni 1.138 abitanti; nel 2002 il Ministero dell'Economia classificò come ''piccoli'' 34.238 ambulatori dentistici (il 57,7% del totale) e solo 1.120 come ''grandi''. Per il futuro, secondo le previsioni di Longo, nel 2018 il 30-50 per cento del mercato sarà occupato da grandi studi associati e il 40-60 per cento della spesa sarà coperta da fondi integrativi o assicurazioni.
Quindi Longo suggerisce tre strategie: difendere la prevalenza dello studio mono professionale, promuovere e governare le forme di associazionismo medico, lasciare ad imprenditori esterni il compito di organizzare l'offerta e il meccanismo associativo. ''Fiducia e reputazione - ha detto quindi Alessandra Mazzei, dell'Università Iulm di Milano - sono le risorse chiave per il successo dell'attività professionale''. Il convegno di Cernobbio è stato anche l'occasione per presentare il nuovo testimonial di Andi per l'Oral Cancer Day: Max Laudadio, noto al pubblico televisivo per i suoi servizi a Striscia la Notizia. ''Crediamo - ha spiegato il presidente nazionale Andi, Roberto Callioni - che proprio Max Laudadio, che si è sempre schierato in difesa dei cittadini e per quanto riguarda il nostro settore contro l'abusivismo, possa amplificare l'attenzione del paziente verso la prevenzione dentale, grazie ai valori di onestà, serietà e simpatia che la gente gli riconosce''.

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