Assumere probiotici non solo per il 'benessere' dell'intestino ma anche per combattere lo sviluppo dell'obesità o come complemento alla terapia dell'acne. Sono alcune delle novità emerse durante il convegno ''Probiotics, Prebiotics & New food'', giunto alla sesta edizione. Sul settore dei probiotici, ovvero ''i batteri di origine umana che servono per riequilibrare e riattivare la flora batterica dell'intestino'', spiega Lucio Capurso, primario emerito di Gastroenterologia del San Filippo Neri, ''l'attenzione della comunità scientifica sta crescendo in modo immenso'' mentre l'Italia si conferma ''leader''.
Tra gli spunti di ricerca più recenti ci sono gli effetti benefici dei probiotici sugli sportivi, ma anche sulle risposte del sistema immunitario al contatto con i pollini, quest'ultimo uno studio presentato dall'italiano Claudio Nicoletti, dell'Institute of Food Research di Norwich (Gran Bretagna). Tante anche le ricerche improntate sul legame tra alimentazione e benessere della pelle. Se ne occupa Mario Picardo, responsabile di Fisiopatologia cutanea e del Centro di ricerca sulla 'Metabolomica' presso l'Istituto San Gallicano. ''Ci sono evidenze - afferma Picardo - che i probiotici possono ad esempio migliorare la dermatite atopica, ma cominciano ad essere utilizzati anche come approccio terapeutico per l'acne o la forfora''.
La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight
I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D
Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid
La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno
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