"E' vero che i medici di famiglia hanno un pò latitato nella raccolta degli effetti avversi dei farmaci, ma è anche vero che non è stato fatto niente per coinvolgerli nell'attività di farmacovigilanza. Ma noi siamo pronti a partecipare sia alla fase di controllo che alla ricerca pre-marketing". Mauro Martini, presidente nazionale di Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) è pronto ad ammettere le responsabilità dei medici di famiglia in merito alle carenze della farmacovigilanza in Italia, ma rilancia: "Se il medico di medicina generale viene coinvolto nella sperimentazione dei farmaci, sarà più motivato a continuare il monitoraggio degli effetti collaterali e sarà anche più informato su tutti i possibili effetti collaterali valutati in fase pre-commerciale", ribadisce oggi durante la conferenza organizzata a Milano dalla Fism (federazione delle società medico scientifiche italiane).
"Tutti dicono che il futuro della sanità è il territorio. Ma, in qualità di presidente di un sindacato, devo prospettare una contropartita economica e professionale ai miei colleghi per coinvolgerli nell'attività di farmacovigilanza. Ecco perché insistiamo sulla nostra partecipazione anche negli studi pre-marketing". Un'ipotesi sulla quale i vertici delle società scientifiche non si sbilanciano ma non chiudono le porte. "I medici di famiglia sono strategici sul fronte della raccolta degli eventi avversi", sottolinea il presidente Fism, Pasquale Spinelli.
"Chiediamo il sostegno del Presidente Mattarella, per richiamare la cittadinanza. Sarebbe paradossale che le organizzazioni sindacali dovessero trovarsi a ragionare su un possibile sciopero contro i cittadini nella veste di pazienti"
"Per molti presidenti di Regione i medici di medicina generale dovrebbero diventare dipendenti del Servizio sanitario nazionale". "Mancano 4500 medici e 10mila infermieri"
Rea (Simg Lazio): “Tra le principali esigenze, è fondamentale l’inserimento di personale infermieristico e amministrativo. Come le farmacie dei servizi ricevono investimenti anche la Medicina Generale può moltiplicare le sue funzioni”
Questo codice, attualmente in vigore, limita fortemente la possibilità di dar seguito a uno sciopero vero ed efficace, ostacolando di fatto qualsiasi iniziativa
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