La diagnosi di esofagite eosinofila presenta numerose difficoltà, spesso confondendosi con disturbi alimentari o psicologici. La maggiore consapevolezza della patologia e dei comportamenti a rischio – come la disfagia o l’assunzione eccessiva di liquidi durante i pasti – può favorire diagnosi precoci. Un ruolo centrale è giocato dalla collaborazione tra specialisti, medici di medicina generale e associazioni di pazienti, che funge da ponte tra i diversi professionisti e supporta i pazienti nel percorso di accettazione e gestione della malattia. La dott.ssa Giodice evidenzia l’importanza di una presa in carico integrata, dove formazione, informazione e networking tra professionisti contribuiscono a migliorare la qualità della vita dei pazienti e l’efficienza del sistema sanitario nazionale.