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Tumori urologici in crescita: prevenzione e diagnosi precoce al centro dell’attenzione

Redazione DottNet | 17/10/2025 16:59

Ogni anno in Italia si registrano oltre 87 mila nuove diagnosi di tumori urologici, un dato in costante crescita. Il professore D’Angelillo evidenzia come l’aumento dei casi sia riconducibile a fattori diversi, tra cui l’invecchiamento della popolazione e il maggiore ricorso agli screening opportunistici, in particolare per il carcinoma prostatico, diagnosticato oggi con sempre maggiore frequenza anche in fase precoce. Tuttavia, si osserva un incremento delle diagnosi anche tra le fasce più giovani, attribuibile principalmente a stili di vita non salutari, come obesità e sedentarietà. Un trend analogo interessa le donne, per le quali l’incremento dei casi di tumore della vescica è correlato alla crescente diffusione del fumo di sigaretta e di nuove forme di consumo di tabacco. Sul fronte della prevenzione, il professore sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce, che consente trattamenti più efficaci e meno invasivi. Rileva però come, tra gli uomini, persista una certa reticenza ad affrontare i temi della salute urologica, rendendo necessario un maggiore impegno congiunto tra istituzioni, medici di base e associazioni di pazienti. Il professore D’Angelillo invita a promuovere campagne di sensibilizzazione diffuse, anche attraverso media, social e contesti educativi, per raggiungere la popolazione sana e diffondere la consapevolezza che la prevenzione rappresenta la forma più efficace di cura.

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