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Il cuore si salva con la rosuvastatina

Cardiologia Redazione DottNet | 27/10/2008 19:13

Il mantenimento dei giusti livelli di colesterolo nel sangue grazie ad una statina efficace e ben tollerata come la ''rosuvastatina'' ed il controllo degli altri fattori di rischio rappresentano la principale risorsa per difendere la salute del cuore e dei vasi sanguigni.

 E' quanto emerge dal congresso annuale promosso dalla Società italiana di medicina interna (Simi). Secondo i dati diffusi, in Italia il 42% della mortalità totale è dovuto a patologie cardiocerebrovascolari con 235.289 decessi all'anno. Inoltre si registrano 200mila infarti del miocardio, 196mila ictus e 170mila scompensi cardiaci. ''Molti studi hanno descritto una correlazione tra il controllo dei livelli di colesterolo e la riduzione degli eventi cardio-cerebro-vascolari, come infarto ed ictus - spiega il professor Giuseppe Licata presidente della Simi e direttore della Clinica medica I dell'Università di Palermo -.

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Nel quadro di una generale prevenzione del rischio cardiovascolare globale considero molto utile associare, ad esempio, una statina ad un ipertensivo, perchè è in grado di contribuire alla riduzione del rischio globale anche in assenza di sintomi specifici''. In particolare, la ''rosuvastatina'' - spiega Licata - ha dimostrato la sua efficacia nel migliorare l'intero profilo lipidico, che in un paziente a basso rischio cardiovascolare determina un arresto della progressione dell'aterosclerosi.

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