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Industria ed esperti sangue chiedono piena attuazione legge 219

Aziende Redazione DottNet | 04/11/2008 12:53

Una piena attuazione della legge 219 del 2005 sugli emoderivati. Questo chiedono a gran voce le associazioni che si occupano di donazione di sangue e il mondo dell'industria. Per fare il punto sulla situazione italiana attuale, rispetto al resto d'Europa, i principali esperti del settore si sono dati appuntamento questo pomeriggio a Roma. A sintetizzare le questioni sul piatto è il senatore Cesare Cursi (Pdl), presidente della commissione Industria, commercio e turismo di Palazzo Madama e presidente dell'Osservatorio sanità e salute.

"I nodi da risolvere sono questi: garantire tempi certi per l'implementazione della legge 219 e l'emanazione dei decreti attuativi previsti dalla norma mai realizzati. Ma anche - prosegue Cursi - l'allineamento della legge italiana di settore a quella europea per consentire alle aziende con siti produttivi in Italia di essere competitive sui mercati esteri". Il riferimento è all'allineamento della possibilità di importazione del plasma e di prodotti intermedi a quella prevista dalle leggi di altri Paesi europei. "Tra gli altri obiettivi, poi - aggiunge il senatore di An - la semplificazione delle procedure regolatorie legate all'import e all'export e, infine, la possibilità di una adeguata programmazione dei cicli produttivi, anche in considerazione della scarsa reperibilità del plasma a livello mondiale".

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A far proprie queste richieste e a rilanciare l'esigenza di una piena attuazione della legge è il vicepresidente del gruppo emoderivati di Farmindustria, Oliver Schmitt. "La normativa italiana deve essere allineata a quella europea, soprattutto per l'attività di import ed export. Ma le aziende chiedono anche un sistema burocratico più snello che semplifichi e razionalizzi le procedure".

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