Da una terapia lunga anche piu' di un'ora a un'iniezione sottocutanea in cinque minuti. Da Napoli parte il progetto di ricerca per il nuovo tipo di somministrazione dei farmaci contro il tumore al seno. Una soluzione piu' rapida, piu' comoda e che presto potrebbe essere fatta direttamente in casa grazie a un nuovo dispositivo elettronico. Il progetto di ricerca e' tutto napoletano ed e' portato avanti dall'ospedale Cardarelli, dall'istituto Pascale e dal Policlinico Federico II. Per ora i risultati, dicono gli esperti, sono ottimi e a breve potrebbe arrivare l'approvazione dei comitati di controllo.
Le previsioni dei coordinatori del progetto sono che la nuova somministrazione potrebbe diventare prassi entro l'inizio dell'anno prossimo. ''Le nuove opzioni terapeutiche - dice Sabino De Placido, ordinario di Oncologia medica alla Federico II - possono aumentare le opportunita' di cura delle pazienti, sia in fase precoce che metastatica, e con questi farmaci di nuova generazione si ottiene una completa distruzione delle cellule tumorali''. La terapia in questione e' quella per il tumore al seno di tipo Her2 positivo, una forma particolarmente aggressiva che colpisce il 25% dei casi. In base alla sperimentazione napoletana, cambia il modo di somministrazione: dalle iniezioni endovenose, della durata media tra mezz'ora e un'ora e mezza, si passa all'iniezione sottocutanea con una puntura che portera' via ai pazienti al massimo 5 minuti. In Campania sono circa 50.000 le donne affette da tumore alla mammella e ogni anno nella regione si registrano circa 4000 nuovi casi. Grazie alla diagnosi precoce e alle nuove terapie un numero crescente di pazienti arriva alla guarigione e cresce l'aspettativa di vita.
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Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
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