L’emicrania è una patologia sempre più diffusa e invalidante per la quale la comprensione dei meccanismi fisiopatologici resta essenziale per individuare gli opportuni ed efficaci trattamenti sia di profilassi che in grado di ridurre la disabilità associata con i singoli attacchi emicranici. Il trattamento di profilassi nell’emicrania ha l’obiettivo di ridurre la frequenza e severità degli attacchi, migliorando la qualità della vita e prevenendo la trasformazione di una forma emicranica da episodica a cronica.
L’emicrania rappresenta un disturbo neuro-vascolare cronico spesso sottovalutato. Negli Stati Uniti e nei Paesi Europei, è molto bassa la percentuale di pazienti che assumono un farmaco per la profilassi (13%). Tra le opzioni terapeutiche il topiramato, farmaco registrato per il trattamento dell’epilessia, ha le indicazioni nella prevenzione dell’emicrania ed ha dimostrato di essere efficace per ritardare la fase di cronicizzazione della malattia anche in monosomministrazione.
Tuttavia la notevole variabilità tra i soggetti rende necessari degli interventi medici da adeguare sul singolo individuo, al fine di ottimizzare la terapia.
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