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Diabete: nuovo farmaco per fermare la progressione letale

Diabetologia Redazione DottNet | 10/02/2017 13:56

Impedisce agli acidi grassi di accumularsi nei reni

Scienziati australiani e svedesi dichiarano di aver scoperto come fermare la progressione del diabete con manifestazioni renali, o nefropatia diabetica, una condizione potenzialmente letale che può colpire i pazienti di entrambe le principali forme di diabete. E hanno formulato un nuovo farmaco, le cui sperimentazioni umane sono programmate più tardi quest'anno. Lo studio basato su sperimentazioni su topi, condotto dagli immunologi Andrew Nash del colosso farmaceutico di base in Australia CSL e Ulf Eriksson del Karolinska Institutet, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, suggerisce tale condizione possa essere non tanto una complicazione del diabete quanto una malattia sorella, innescata dalle stesse cause.


    La nefropatia diabetica, la causa più comune di collasso renale, si verifica quando i filtri dei reni, detti glomeruli, si cicatrizzano e perdono la capacità di purificare il sangue.

    Si è a lungo ritenuto - scrivono gli autori - che il disturbo fosse causato da eccesso di glucosio nel sangue, ma il nuovo studio suggerisce che sia invece il risultato di un accumulo di acidi grassi in certi tessuti, un fenomeno che si ritiene porti al diabete stesso. "Questa ricerca si rivolge a un'importante area della medicina finora non affrontata. Potrebbe condurre a un approccio completamente nuovo al trattamento del diabete di tipo 2", aggiungono. Il nuovo farmaco, detto 2H10, impedisce agli acidi grassi di accumularsi nei reni, bloccando così l'attività di una proteina-recettore sulla superficie delle cellule. 

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fonte: ansa, cell metabolism

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