Studio su 365mila pazienti che usavano inibitori dell'SGLT2i
Un tipo di farmaci usati contro il diabete di tipo 2 riduce significativamente l'ospedalizzazione per scompenso cardiaco e la mortalità per tutte le cause in pazienti diabetici. E' quanto emerge da un ampio studio presentato al 66/mo Congresso dell'American College of Cardiology e condotto in sei paesi, ovvero Danimarca, Germania, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti. Nel mondo le persone con diabete di tipo 2 sono circa 415 milioni, un numero destinato ad arrivare a 642 milioni entro il 2040, circa un adulto su 10.
La metà delle morti per questi pazienti è causata da patologie cardiovascolari. Inoltre queste persone presentano un rischio di scompenso cardiaco 2-3 volte maggiore e un aumentato rischio di avere un infarto o un ictus.
Ne è emerso che, rispetto agli altri farmaci contro il diabete, i SGLT2i sono in grado di ridurre del 39 per cento il rischio di andare incontro a scompenso cardiaco, una delle complicanze del diabete, e del 51 per cento la mortalità per tutte le cause. Lo studio, ancora in corso, si estenderà ora anche a pazienti di Canada, Messico e Giappone.
Fonte: ansa
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