La risposta della Presidente di Federfarma dopo l'interrogazione al Senato sul boom di vendite della pillola
Picco dei consumi di EllaOne, la “pillola dei 5 giorni dopo”. Ma i dati di mercato non lasciano intravedere “deragliamenti” della contraccezione di emergenza, ai quali magari porre rimedio con il ripristino dell’obbligo prescrittivo. E’ la precisazione che arriva da Federfarma dopo l’interrogazione presentata ieri al ministero della Salute dal senatore di Ap-Cpe Giuseppe Marinello: «I dati sull'utilizzo della pillola dei 5 giorni dopo raccolti recentemente da Federfarma» scrive il rappresentante di Area popolare «destano scalpore per le dimensioni assunte dal fenomeno: le vendite nel 2016 sono cresciute del 96% in 10 mesi e rispetto al 2014 sono aumentate di 15 volte». Di qui, dunque, l’interrogazione al Ministero per chiedere se «non ritenga opportuno attivare un'istruttoria conoscitiva sul fenomeno e adottare tutti i provvedimenti necessari per limitare l'abuso del farmaco», così come «subordinare l'assunzione del medicinale, dopo un certo numero di utilizzi all'anno, al possesso della prescrizione medica e se non sia opportuno avviare campagne d'informazione sul tema».
«Sulla “pillola” c’è sicuramente bisogno di fare più educazione, soprattutto tra le giovani» è il commento della presidente di Federfarma, Annarosa Racca. Se però l’analisi si allarga da un solo farmaco alla totalità del mercato della contraccezione d’emergenza – che comprende non solo EllaOne ma anche Norlevo, la cosiddetta “pillola del giorno dopo” – la crescita dei consumi appare meno vertiginosa.
fonte: federfarma, filodiretto
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