Canali Minisiti ECM

Obesità: per bimbi e adolescenti maggior rischio asma

Nutrizione Redazione DottNet | 13/04/2017 13:38

Teenager e giovani adulti più vulnerabili anche alle altre malattie

Teenager e giovani adulti più vulnerabili anche alle altre malattie

Si allunga la lista dei rischi medici legati ad un alto Indice di Massa Corporea (IMC), cioè di sovrappeso e obesità: nei bambini anche di cinque anni è più alto il rischio di asma, specialmente nei maschietti. Lo indica uno studio dell'Australian Institute of Health and Welfare, che per la prima volta ha studiato persone sotto i 25 anni nella ricerca di problemi di salute legati a un alto indice.     Lo studio, che ha usato dati dell'Australian Health Survey condotta nel 2012, indica che oltre il 60% degli adulti australiani e il 25% dei bambini e adolescenti sono in sovrappeso. Fra questi ultimi il rischio di asma aumenta del 35%, con una più alta incidenza fra i maschi.

Un alto Indice di Massa Corporea causa infiammazioni nell'organismo, un fattore di rischio di asma.    Non è tuttavia l'asma il solo rischio per gli adolescenti e i giovani adulti in sovrappeso, che sono anche più vulnerabili a varie forme di cancro e di disturbi alla cistifellea.

L'Istituto aveva già compilato una lunga lista di malattie legate a un alto IMC: fra le età di 35 e 64 anni le persone in sovrappeso o obese hanno un rischio accresciuto del 41% di contrarre demenza, con una maggiore prevalenza fra le donne, rispetto a chi si mantiene in una gamma sana di peso. La lunga lista dei rischi comprende anche leucemia, gotta, cancro al fegato, alle ovaie e alla tiroide. Negli adulti, il rischio più alto è di disturbi cardiaci e ictus. Dal lato positivo, lo studio indica che se le persone a rischio perdono anche solo tre chili di peso, l'impatto sulla salute si riduce notevolmente. Nei bambini fra 5 e 14 anni, secondo il rapporto "fino al 34% del rischio futuro di malattie dovute a sovrappeso o obesità potrebbe essere evitato se chi è a rischio riduce di un punto l'Indice di Massa Corporea".

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

La Presidente FIAO, Iris Zani: "È una conquista, ma anche un punto di partenza: ora occorre lavorare per la sua attuazione, per assicurare pari dignità nrlle cure si deve approvare il Piano Nazionale Cronicità"

Realizzate da Sio e Iss, indirizzo su approccio personalizzato

Schillaci: “Passo in avanti per la tutela della salute”. Pella: "La legge sarà fondamentale per avviare iniziative di prevenzione e di sensibilizzazione"

Diagnosi precoci e terapie mirate per invertire la tendenza

Ti potrebbero interessare

La correlazione emerge per la prima volta da uno studio condotto presso l'Università della California, a Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight

I ricercatori del Labanof dell’Università Statale di Milano hanno esaminato due scheletri di donne e dei loro feti, con deformità attribuibili all'osteomalacia, una patologia legata alla fragilità ossea e associata alla carenza di vitamina D

Lo rivela uno studio effettuato su 1771 studenti di 48 scuole elementari pubbliche di Madrid

La pratica potrebbe salvare 820.000 vite l'anno

Ultime News

Più letti