Sulla riforma della cronicità lo Snami non può condizionare l'istituzione
Alcuni consiglieri dell'Ordine dei Medici di Milano e provincia, fra cui il vicepresidente Giuseppe Bonfiglio, contestano che il presidente Roberto Carlo Rossi svolga contemporaneamente la funzione di segretario dello Snami, il sindacato regionale dei medici di famiglia, "in una ambigua ed evidente posizione di conflitto di interessi". La protesta - si legge in una nota - nasce anche in riferimento alla riforma regionale per l'assistenza ai malati cronici. Bonfiglio e i consiglieri Pietro Marino, Luigi Paglia e Alberto Scanni, sottolineano che "quanto espresso pubblicamente dal presidente dell'Ordine sui malati cronici, non è stato discusso collegialmente dal Consiglio dell'Ordine: il fatto che il sindacato dei medici di famiglia si opponga alla riforma non può automaticamente condizionare l'Ordine dei medici".
Si stigmatizza "primitivamente il metodo, al quale lo stesso presidente è avvezzo, al di là dei contenuti che avrebbero potuto essere approfonditi collegialmente pervenendo a proposte articolate e di buon senso piuttosto che, come al solito, opporsi aprioristicamente a qualsiasi iniziativa proveniente dalle istituzioni". "L'Ordine di Milano non può essere governato 'militarmente' dal sindacato Snami - concludono i consiglieri - né essere trascinato da una presidenza ambiziosa e autoreferente in battaglie poco produttive lontane dagli interessi della comunità medica e dei pazienti".
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