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Fegato-fisarmonica, raddoppia di volume durante la giornata

Medicina Interna Redazione DottNet | 04/05/2017 19:21

Osservato nei mammiferi, poi ritorna 'normale' quando è a riposo

Nell'arco della giornata il fegato dei mammiferi può arrivare a raddoppiare il suo volume, per poi tornare normale. E' il modo con cui si adatta ai cicli di digiuno e alimentazione e all'alternanza di giorno e notte. La scoperta, fatta nei topi dai ricercatori dell'Università di Ginevra, guidati da Ueli Schibler, è descritta sulla rivista Cell. I mammiferi hanno adattato i loro ritmi diurni e notturni usando l'orologio centrale che si trova nel cervello, che a sua volta sincronizza gli orologi nelle cellule. Un comportamento che non è stato osservato in altri organi. Nel fegato, ci sono più di 350 geni coinvolti nel metabolismo e detossificazione che vengono attivati con il ritmo biologico delle 24 ore.

''Molti di questi sono influenzati dal ritmo dell'assunzione del cibo e dell'attività fisica'', precisa Schibler.

I topi cercano cibo e mangiano di notte, mentre di giorno riposano. ''Nei roditori che seguono il loro usuale ritmo circadiano, il fegato aumenta gradualmente di volume durante le fasi di attività, raggiungendo il picco di oltre il 40% alla fine della notte, per poi ritornare alle dimensioni iniziali di giorno'', aggiunge Flore Sinturel, uno dei ricercatori. Anche le dimensioni delle cellule del fegato e il contenuto delle loro proteine oscillano quotidianamente. Il numero di ribosomi, cioè gli organelli che producono le proteine necessarie alle funzioni epatiche, fluttua infatti di pari passo con le dimensioni del fegato, che ''adatta la loro produzione, in modo da assicurare il picco la notte (la fase di attività per i topi)'', continua Sinturel.

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I meccanismi cellulari di questo 'effetto-fisarmonica' scompaiono quando il normale ritmo biologico viene invertito. L'interruzione del ritmo circadiano, dovuto ad esempio al lavoro, può dunque avere forti ripercussioni sulle funzioni del fegato. ''La dimensione del fegato, delle sue cellule, ribosomi e proteine, è rimasta stabile quando i topi sono stati alimentati di giorno. Questi animali ingeriscono la stessa quantità di cibo di giorno o di notte'', aggiunge Frederic Gachon, un altro dei ricercatori.

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