Canali Minisiti ECM

Tumore vescica, l'immunoterapia migliora la sopravvivenza

Oncologia Redazione DottNet | 09/06/2017 12:50

Lo dimostrano gli studi sperimentali KEYNOTE- 045 e KEYNOTE- 052 con pembrolizumab

L'immunoterapia, che risveglia il sistema immunitario contro il cancro, si conferma efficace contro il tumore della vescica. Lo dimostrano i risultati aggiornati di KEYNOTE-045 su 542 pazienti e KEYNOTE-052 su 370 pazienti, due studi sperimentali con la molecola pembrolizumab in pazienti con carcinoma metastatico. In particolare, nel trattamento di seconda linea, pembrolizumab ha migliorato la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia, con 10,3 mesi contro 7,4 mesi, e in prima linea il farmaco ha fatto registrare un tasso di risposta del 29%. I risultati sono stati presentati al Congresso dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO).

  "Il prolungarsi dell'efficacia, anche più di un anno, e la stabilità del profilo di sicurezza con pembrolizumab sono notevoli e rafforzano il suo ruolo come nuovo standard di cura - afferma Andrea Necchi, dirigente Dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto nazionale tumori di Milano -.

La storia dei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico sta per cambiare in modo importante". L'ente regolatorio americano FDA ha approvato la nuova terapia lo scorso maggio per il trattamento di questo tumore dopo fallimento di chemioterapia e per il trattamento in prima linea di pazienti che, per particolari condizioni cliniche, non possono essere sottoposti a chemioterapia. Negli ultimi 30 anni, nonostante gli sforzi della ricerca, nessuna terapia farmacologica è riuscita a migliorare la prognosi di questi pazienti. Pembrolizumab è la prima molecola immunoncologica che ha mostrato in uno studio di fase III un vantaggio in sopravvivenza statisticamente significativo e con un miglioramento nella qualità di vita. Questi dati, conclude Necchi, "rappresentano un importante progresso per i pazienti con questa malattia che storicamente hanno avuto limitate opzioni di trattamento e nessun beneficio in termini di sopravvivenza".

pubblicità

fonte: ansa
  

Commenti

I Correlati

Al primo posto il fumo seguito da infezioni, alcol e sovrappeso

L'Oms classifica nuovi virus come cancerogeni

Oncologia | Redazione DottNet | 27/06/2025 20:49

Confermato virus epatite D, Citomegalovirus sotto osservazione

Chirurgia robotica, protoni, ioni carbonio, intelligenza artificiale: tecnologie di frontiera che promettono di cambiare il destino dei pazienti colpiti da tumori rari. A guidare questa rivoluzione è l’INT di Milano

Per i pazienti con forma ormonosensibile metastatica

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti