Federfarma, insostenibile prepararla. Un tavolo presso il Ministero. Boldrini (Pd): Lorenzin spieghi le nuove tariffe
Il prezzo stabilito dal ministero della Salute per la vendita al pubblico della cannabis terapeutica "è troppo basso", e poco conveniente per le farmacie, per cui diventa "insostenibile" preparare i prodotti richiesti dai malati con questa sostanza. La denuncia arriva da Federfarma, che insieme alla Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti) e Utifar (Unione tecnica italiana farmacisti) chiede al più presto l'apertura di un tavolo tecnico presso il Ministero della Salute.
Il 3 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero che inserisce nella Tariffa nazionale per la vendita al pubblico dei medicinali la cannabis terapeutica, fissando il prezzo di vendita al pubblico in 9 euro al grammo. Il provvedimento entrerà in vigore dal prossimo 18 giugno.
"La cannabis terapeutica, in base al decreto del Ministero della Salute del 23 marzo 2017 (G.U. 3 giugno), è entrata nel Tariffario nazionale al costo di 9 euro al grammo. Questo diventa il prezzo imposto e fisso di qualsiasi varietà di cannabis, italiana o olandese, a cui il Farmacista dovrà venderlo al pubblico, indipendentemente dal prezzo di acquisto. Accogliendo le preoccupazioni dei malati, chiediamo che il ministro Lorenzin venga in Commissione spiegando questa decisione. Infatti, la cannabis verrebbe a costare al farmacista ben più del prezzo di vendita (fino ad oggi 18-22 euro al grammo per quella olandese, 15-14 euro al grammo per quella italiana), con le prevedibili conseguenze. Non vorremmo che l'elevato costo di questa pratica alternativa, divenuta efficacissima per moltissime persone che possono alleviare così le loro sofferenze, avrà conseguenze negative per la vita dei malati". Lo chiede Paola Boldrini, deputata del Pd in commissione Affari sociali.
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