Bloccato il database con un milione di utenze fisse e mobili
Cure ai denti, stop alle telefonate indesiderate. Il Garante privacy ha vietato a due società che operano nel settore sanitario odontoiatrico l'ulteriore trattamento a fini di telemarketing di circa un milione di utenze telefoniche fisse e mobili utilizzate senza rispettare la disciplina in materia di privacy. Le irregolarità - spiega la Newsletter del Garante - sono emerse nell'ambito delle verifiche effettuate in base alla segnalazione di alcune persone che avevano ricevuto telefonate indesiderate sul cellulare con le quali si promuovevano visite odontoiatriche gratuite. Dagli accertamenti è risultato che le società hanno trattato in modo illecito sia i dati acquistati da un fornitore di liste stabilito al di fuori del territorio nazionale, riferiti a circa un milione di utenti, sia quelli tratti da elenchi telefonici pubblici.
Il Garante, inoltre, ha ritenuto incompleta e poco chiara l'informativa fornita agli utenti che si prenotavano online e insufficiente il riscontro dato ad un segnalante che chiedeva di conoscere la provenienza dei suoi dati e al quale sono state fornite informazioni vaghe e non veritiere. L'Autorità ha quindi vietato alle società l'uso dei numeri di telefono a fini di marketing e ha prescritto loro l'adozione di misure tecniche e organizzative per assicurare agli utenti la piena e tempestiva attuazione dei diritti riconosciuti dal Codice privacy (conoscere l'origine dei dati, le modalità e le finalità del trattamento, aggiornare, rettificare, cancellare i dati). Le società dovranno adottare idonee misure tecnologiche per consentire agli utenti del sito di manifestare liberamente il proprio consenso e dovranno riformulare il modello di informativa, indicando chiaramente l'ambito di circolazione dei dati e il soggetto cui indirizzare le istanze per l'esercizio dei diritti. Con autonomo procedimento il Garante si è riservato di contestare sanzioni amministrative per gli illeciti rilevati.
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