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Ema: Milano è tra le 6 città in pole per ospitarla

Farmaci Redazione DottNet | 04/10/2017 17:09

Vienna è quella che però ha il massimo punteggio

Sono Milano, Copenhagen, Bruxelles, Barcellona, Amsterdam e Vienna le città in pole position per ospitare la nuova sede dell'Agenzia europea dei farmaci (Ema), perchè vanno incontro a tutti o quasi i requisiti richiesti dall'ente per il suo trasferimento post Brexit. E' quanto emerge dal dossier che l'agenzia ha presentato alla Commissione Europea nella valutazione delle 19 città che si sono proposte a ospitarla

L'Ema ha deciso di pubblicare, sul suo sito, il documento, dopo che nei giorni scorsi erano circolati degli stralci sulla stampa. Per valutare le città sono stati adottati diversi criteri, come la possibilità di rimanere operativa subito dopo il trasferimento, l'accessibilità per delegati, esperti e staff, locali e strutture adeguati, vicinanza ad hotel e aeroporti.

    Nella prima parte del dossier in particolare si valutano le città a seconda degli edifici proposti per ospitare l'agenzia, la struttura e il piano di trasferimento, secondo le richieste della Commissione Europea. Nella seconda parte del documento vengono usati altri criteri di valutazione, come l'accessibilità della struttura, l'esistenza di scuole e licei adeguati, l'accesso adeguato al mercato del lavoro, sicurezza sociale e cure mediche. 

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L'unica città che va incontro pienamente a tutti i requisiti di Commissione Europea ed Ema è Vienna, con il massimo del 'punteggio'. Per le altre città, c'è almeno un punto che desta qualche 'preoccupazione' sui tempi per rendere di nuovo operativa l'Ema, per mancanza di informazioni. Nel caso di Milano per esempio è stata valutata al massimo l'accessibilità della struttura, con collegamenti aerei molto buoni, strutture di ospitalità adeguate e vicine, e la disponibilità di scuole europee e internazionali. Non vengono invece dati dettagli, nell'offerta italiana, sul supporto lavorativo, l'accesso adeguato alle cure mediche e sicurezza sociale per i dipendenti.    La possibilità di mantenere gli attuali dipendenti è comunque valutata come alta.

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