Se ne discute in un convegno in programma dal 13 ottobre a Padova
La richiesta di cure sempre più specifiche e rispondenti alle necessità dei pazienti in un periodo di crisi dei sistemi sanitari, ha portato la comunità scientifico-clinica internazionale ad interrogarsi con sempre maggior puntualità sulla qualità delle cure anche in riferimento alla loro sostenibilità. Le raccomandazioni internazionali si stanno spingendo quindi verso la definizione degli "standards minimi" di cura in oncologia, come terreno di riferimento per i percorsi terapeutici, ma anche per le reti oncologiche, per il mondo della ricerca, per le associazioni di pazienti, per i farmacoeconomisti e per i decisori politici
Proprio all’interno di questo scenario si pone con forza innovativa la due giorni MINIMAL STANDARDS & QUALITY ASSURANCE IN ONCOLOGY – FOCUS ON TREATMENTS OF SOLID TUMORS (13-14 ottobre, Auditorium, Giardino delle Biodiversità, Padova) proposta da Pierfranco Conte (Direttore di Oncologia Medica 2, IOV-IRCCS) e Carlo Riccardo Rossi (Direttore di Chirurgia Oncologica, IOV-IRCCS) con il patrocinio dello IOV-IRCCS, della RETE ONCOLOGICA VENETA, del MINISTERO DELLA SALUTE e dell'AIOM.
"Secondo le raccomandazioni per il Controllo del Cancro in Europa (CanCon, European joint action), pubblicate all’inizio di quest’anno", precisa Carlo Riccardo Rossi introducendo i lavori del meeting, "l’attività delle Reti oncologiche non può prescindere da programmi per il controllo di qualità. Per raggiungere questo obiettivo bisogna prima di tutto trovare il consenso sugli standard minimi di diagnosi e cura, ai quali far riferimento per un adeguato trattamento dei tumori; poi, secondariamente, occorre procedere alla registrazione dei dati relativi all’effetto e ai costi delle cure. A questo scopo, una buona base di partenza è rappresentata dall’attività che il Gruppo Europeo di Lavoro EURECCA (European Registration of Cancer Care) al quale aderisce anche la chirurgia oncologica dello IOV-IRCCS, sta svolgendo per diversi tumori solidi. In questo modo si contribuisce anche alla valutazione della sostenibilità del sistema che oggi è minacciata dal costo sempre crescente dei nuovi farmaci".
"L’efficacia di un approccio basato sui minimal standards", è la sottolineatura di Pierfranco Conte, "è fondamentale per il governo delle Reti Oncologiche che hanno tra loro più intimi obiettivi quello di definire e controllare una serie di indicatori per il monitoraggio dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali e gli outcome della malattia".
La due giorni sui "minimal standards" coinvolge numerosi specialisti italiani oltre ad una serie di oncologi di primo piano provenienti da tutta Europa e a rappresentanti di associazioni di pazienti, affrontando le priorità cliniche, farmacologiche, scientifiche e di ricerca dell’oncologia con taglio multidisciplinare. Specifica il professor Rossi: "L’obiettivo principale che Pierfranco Conte e il sottoscritto abbiamo cercato di perseguire con questo evento è quello di coinvolgere tutti gli attori interessati al controllo di qualità delle cure in oncologia per cercare delle soluzioni condivise per questa complessa problematica. Ci rivolgiamo quindi ad un panorama vastissimo di interlocutori: medici, epidemiologi, economisti, pazienti, manager della sanità e rappresentanti delle case farmaceutiche perché il trattamento del cancro richiede un approccio sistemico e sempre più multidisciplinare. Risulta infatti sempre più evidente che se vogliamo controllare la qualità delle cure è necessario richiedere l’aiuto di epidemiologi per la registrazione dei dati, e quello di esperti di economia sanitaria per la valutazione costi-benefici. Infatti, un intervento fatto bene o fatto male può costare la stessa cifra, ma dare evidentemente benefici molto diversi".
Nel programma dei lavori, che si apre venerdì 13 ottobre con uno sguardo trasversale e d’insieme sulla qualità delle cure nelle differenti aree oncologiche (patologie, chirurgia oncologica, radiologia, oncologia medica) e prosegue con approfondimenti su qualità delle cure e standardizzazione dei percorsi, si conclude sabato 14 ottobre con una sessione sull’innovazione in oncologia (biopsia liquida, immunoterapia, target therapy e diagnostica molecolare); l’agenda della due giorni è ricca di una serie di comunicazioni che offrono ai partecipanti la possibilità di acquisire gli elementi fondamentali per il controllo di qualità delle cure, elementi che possono essere applicati alle diverse branche specialistiche coinvolte nel trattamento dei singoli tumori solidi.
Il simposio, concludono Carlo Riccardo Rossi e Piefranco Conte, è lanciato come la "prima conferenza internazionale che affronta in modo organico ed innovativo questa tematica. Siamo orgogliosi che ciò avvenga per iniziativa dello IOV-IRCCS e dell’Università di Padova, a dimostrazione della sensibilità di queste istituzioni per problematiche che hanno un impatto rilevante sulla vita di tutti noi. E’ nostra intenzione continuare su questa strada nei prossimi anni, riproponendo lo stesso approccio per singole neoplasie, allo scopo di discutere in modo più dettagliato e specifico i risultati ottenuti nel tempo".
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