Un nuovo farmaco per il trattamento della malaria non-complicata nei neonati e nei bambini è stato lanciato dalla casa farmaceutica elvetica Novartis. Si tratta di una formulazione pediatrica del medicinale a base di artemisinina impiegato soprattutto in Africa, dove si registra il 90% dei decessi collegati a questa malattia. I bambini sono tra i più colpiti dalla malaria e nella sola Africa ne muore uno ogni 30 secondi. La Novartis fornirà il farmaco pediatrico alle strutture pubbliche a prezzo di costo. ''Questa nuova compressa, Coartem Dispersibile può essere d'aiuto a migliorare il trattamento e la complicanze - ha detto Daniel Vasella, Chairman e CEO di Novartis - salvando molti degli oltre 700.000 bambini sotto i cinque anni che ogni anno muoiono di malaria''. La cura della malaria, in particolare in un'area Nord dell'Etiopia, il Tugray, dove la malattia è endemica è al centro di un progetto stipulato nel 2005 da Novartis e dall'allora Ministero della Salute che prevede, con un investimento di 525 mila dollari, una capillare attività di monitoraggio, prevenzione, educazione sanitaria, diagnosi precoce, formazione e trattamento con l'antimalarico Coartem.
In merito alle collaborazioni che Novartis tiene con organizzazioni internazionali, quali sono gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere?
In particolare il progetto Malaria Tigrai ha permesso di ottenere, nell’area del Tigrai, risultati importanti, con una significativa riduzione della mortalità e delle ospedalizzazioni da malaria. Inoltre per aiutare ad attenuare il terribile problema dell’accesso alla terapia, Novartis, nell’ambito di una collaborazione con le organizzazioni internazionali, ha quindi deciso di fornire Coartem a prezzo di costo alle strutture sanitarie pubbliche in Africa. Finora, Novartis ha reso disponibili oltre 215 milioni di trattamenti di Coartem, che hanno aiutato a salvare circa 550 000 vite, soprattutto bambini.
Nel 2007, Novartis è stata nominata Super Sector Leader del the Dow Jones Sustainability Index (DJSI). Nello stesso anno, 66 milioni di pazienti nel mondo hanno tratto beneficio da programmi Novartis, del valore di 937 milioni di dollari. Quali sono i progetti per il futuro?
Sicuramente l’impegno di Novartis andrà avanti nel settore della Malaria con il progetto Tigrai ma l’azienda sarà impegnata nei prossima anni anche in altri importanti settori della medicina e della ricerca.
Si tratta di iniziative che vanno dalla donazione di farmaci e da programmi di ricerca per combattere le malattie dimenticate dei Paesi in via di sviluppo, come malaria, tubercolosi e lebbra, ai programmi di assistenza ai pazienti che aiutano i malati di cancro a ricevere i trattamenti più innovativi ed efficaci.
Novartis e Medicines for Malaria Venture (MMV) hanno annunciato il lancio di Coartem® Dispersibile, nuova formulazione pediatrica di Coartem. Un grande passo in avanti per la medicina.
Questa nuova compressa, Coartem Dispersibile, può essere d’aiuto a migliorare il trattamento e la compliance, salvando molti degli oltre 700.000 bambini sotto i cinque anni che ogni anno muoiono di malaria. Oggi Novartis mette a disposizione una formulazione chiaramente migliore per contribuire a far sì che i bambini affetti da malaria ricevano una terapia efficace.
In che cosa consiste il progetto Tigrai?
Il Progetto Malaria Tigrai nasce nel 2004 da un’innovativa partnership pubblico/privato tra Novartis Italia e l’allora Ministero della Salute italiano (ora Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali). Il suo obiettivo è contrastare la diffusione della malaria nel Tigrai, vasta area nel nord dell’Etiopia dove la malattia è endemica. Lo sviluppo del progetto avviene attraverso una capillare attività di monitoraggio, prevenzione, educazione sanitaria, , formazione diagnosi precoce e trattamento con l’antimalarico Coartem®. Circa 240 000 le persone complessivamente coinvolte, distribuite in oltre 120 villaggi rurali.
Elemento caratterizzante e qualificante è la partecipazione attiva delle popolazioni locali nella gestione stessa del progetto. Innovativo, in particolare, il coinvolgimento e la formazione di operatori sanitari locali. Con un valore complessivo pari a 525.000 dollari (400 000 dei quali messi a disposizione da Novartis Italia), il progetto Tigrai, nato nel 2004 con l’obiettivo di contrastare la diffusione della malaria nel Tigrai, è stato sviluppato in collaborazione con il Ministero della Salute italiano, il Ministero della Salute dello stato etiopico del Tigrai (Tigray Health Bureau), dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’Ospedale San Gallicano di Roma e dell’Ospedale italiano di Macallé.
Tania Vuoso
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