Scoperta dei ricercatori dell'università di Genova
Un gruppo di ricercatori dell'università di Genova ha scoperto un nuovo meccanismo attraverso il quale il virus dell'HIV causa l'immunodeficienza. I risultati della ricerca - coordinata dal professor Gilberto Filaci del centro di eccellenza per le ricerche biomediche e del dipartimento di medicina interna dell'ospedale San Martino di Genova - hanno mostrato come una particolare popolazione di cellule del sistema immunitario, i cosiddetti linfociti CD8+ regolatori, sia particolarmente sviluppata nel sangue dei pazienti affetti da HIV.
La particolarità di queste cellule è che nei pazienti malati sopprimono le risposte del sistema immunitario, predisponendoli così a tutte le malattie associate alle condizioni di immunodeficienza.
Le prospettive terapeutiche date dai risultati delle ricerca potrebbero consentire di curare i malati di HIV con le terapie biologiche antitumorali. "Ora il nostro obiettivo è quello di capire come fa il virus a espandere i linfociti - continua Filaci - e di pensare a un sistema per bloccare queste cellule. Tra le prime ipotesi vi è quella dell'utilizzo dei nuovi farmaci biologici che si utilizzano peri pazienti oncologici". I risultati dello studio, a cui hanno contribuito anche le unità ospedaliere di Torino, Imperia-Sanremo, La Spezia, Savona e Albenga, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale The Journal of Allergy and Clinical Immunology.
fonte: ansa
Studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston
Somministrato per iniezione due volte l'anno, il farmaco ha dimostrato un'efficacia di oltre il 99,9% nel prevenire il contagio negli adulti e negli adolescenti, talmente alta da poter essere considerato funzionalmente simile a un vaccino
Metà dei casi in Sud Sudan e Afganistan, un miliardo a rischio
Coinvolti Austria, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia
Commissario straordinario, armonizzare azioni nei territori
Le indicazioni per la prossima campagna ricalcheranno quelle dello scorso autunno, quindi l'anti-Covid sarà "raccomandato" a persone di età pari o superiore a 60 anni. Dalla Florida sconsigliano i vaccini mRna
Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine
Nello spot di Italia Longeva il rapporto speciale tra nonno e nipote per sensibilizzare sulla importanza della prevenzione vaccinale per difendersi dalle malattie più temibili nella terza età
Commenti