Cricelli plaude all'emendamento Gelli-Marazziti alla Legge di Bilancio che autorizzerebbe i mmg a prescrivere farmaci di ultima generazione per diabete o Bpco
«Vanno rimossi gli ostacoli burocratici che impediscono ai medici di famiglia di prescrivere terapie innovative di comprovata efficacia e sicurezza». E’ la considerazione con cui la Simg (Società italiana di medicina generale) plaude all'emendamento Gelli-Marazziti alla Legge di Bilancio che autorizzerebbe i mmg a prescrivere farmaci di ultima generazione per diabete o Bpco. «Questa facoltà ci è stata finora preclusa a causa di decisioni prive di senso logico, clinico ed economico» spiega il presidente della Simg, Claudio Cricelli (foto) «impedendo così ai medici di medicina generale anche l'accesso all'informazione scientifica e alla conoscenza sui farmaci innovativi. Il nostro auspicio è che la proposta sia approvata dal Parlamento e applicata quanto prima in modo uniforme su tutto il territorio nazionale».
Protocollo di sperimentazione SIOOT con l’Università Cattolica di Roma per confermare l’efficacia dell’ozonoterapia nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri resistenti
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Testa: "Siamo noi che con le prescrizioni emesse sovente aggiorniamo il FSE automaticamente, mentre ci troviamo sistematicamente a subire le prescrizione di colleghi ospedalieri svogliati, per usare un eufemismo”
In media tre ricoveri su 10 si sarebbero potuti evitare con una migliore presa in carico dei pazienti: il 20% dei medici di base aggiorna il fascicolo sanitario elettronico ed i consulti con i medici ospedalieri sono rari
"Abbiamo apprezzato molto anche l’apertura mostrata rispetto al dialogo tra medicina generale e l’ambito della farmacologia clinica"
Scotti: “Pronti ad espandere le esperienze di presa in carico dei pazienti cronici”
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