La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Semaglutide 2,4 mg ha dimostrato una maggiore riduzione del rischio di MACE - eventi cardiovascolari avversi maggiori (morte cardiovascolare, infarto non fatale o ictus non fatale) - rispetto al placebo, indipendentemente della perdita di peso ottenuta in persone con malattie cardiovascolari associate a obesità o sovrappeso. Questi i risultati di una nuova analisi dello studio SELECT di Novo Nordisk presentati oggi al Congresso Europeo sull'Obesità - ECO, in corso in questi giorni a Venezia.1
I dati hanno, infatti, dimostrato che alla settimana 20 di trattamento con semaglutide 2,4 mg i soggetti che hanno ottenuto una perdita di peso pari o superiore al 5 per cento, rispetto a quelli che hanno ottenuto una perdita di peso inferiore al 5 per cento, presentavano riduzioni del rischio MACE simili.1 Questi risultati rafforzano quanto emerso dai precedenti dati dello studio SELECT che suggerivano che gli outcome cardiovascolari potevano essere migliorati da meccanismi alternativi che non risguardassero la sola perdita di peso.1 Inoltre, la riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza.1
Semaglutide 2,4 mg, ad oggi, è l'unico agonista del recettore GLP-1 che ha dimostrato benefici cardiovascolari in persone con obesità e con malattie cardiovascolari ad essa associate.
I risultati preliminari di SELECT, presentati lo scorso anno e sui quali si basa questa nuova analisi, mostravano come semaglutide 2,4 mg aggiunto allo standard di cura avesse contribuito alla riduzione del rischio di MACE del 20 per cento e alla riduzione media del peso corporeo del 9,4 per cento rispetto al placebo.2 È stato, inoltre, dimostrato, per un periodo fino a 5 anni, che la riduzione del rischio era indipendente dall'età, dal sesso, dall'etnia. «I risultati presentati sono un'ulteriore conferma dei dati pubblicati l'anno scorso e rinnovano la nostra convinzione nel fatto che i benefici cardiovascolari e la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori osservati con semaglutide 2,4 mg sono dovuti a qualcosa di più della perdita di peso», ha dichiarato Stephen Gough, Global Chief Medical Officer e responsabile del Global Medical Affairs di Novo Nordisk.
Tutti gli abstract di Novo Nordisk saranno pubblicati sul sito web del congresso, 31st European Congress on Obesity.
Malattie cardiovascolari e obesità
L'obesità è una malattia cronica che richiede una gestione a lungo termine, è associata a molte gravi conseguenze per la salute e a una riduzione dell'aspettativa di vita.
Bibliografia
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