L'opportunità potrà essere utilizzata già entro febbraio
La disciplina sul cumulo gratuito dei contributi frutto di carriere "spezzate" (versati, cioè, in più Gestioni), consentita dalla Legge di Bilancio per il 2017, va verso l'applicazione: ci sono stati, infatti, a quanto si apprende, dei progressi nell'incontro di oggi fra i tecnici dell'Inps e delle Casse di previdenza private per far sì che la chance possa essere sfruttata dai liberi professionisti "già entro la fine di febbraio", considerando che prima dovranno esserci altri passaggi, fra cui la sottoscrizione di una convenzione quadro condivisa e di singole convenzioni delle Casse con l'Inps sulle procedure attuative.
Nei giorni scorsi, l'Adepp (l'Associazione che riunisce gli Enti previdenziali) aveva ricordato di aver inviato "il 24 novembre" del 2017 "la propria proposta di convenzione" con l'Istituto pubblico, non avendo, aveva specificato il presidente Alberto Oliveti, "mai smesso, in questi lunghi mesi, di sollecitare soluzioni a breve tempo, affinché gli iscritti potessero avere risposte ed indicazioni per esercitare il proprio diritto di cumulare i periodi assicurativi maturati, predisponendo, pur di fronte a incertezze dovute ad una norma non chiara ed esaustiva, azioni per attuare al meglio e prontamente quanto verrà stabilito, modificando regolamenti, o adottando delibere, raccogliendo le domande e le istanze presentate, in un confronto continuo e trasparente con i propri professionisti".
L'Ente comunica che la contribuzione sul reddito autonomo dei professionisti già in pensione è pari come minimo alla metà di quella ordinaria e prevale su tutte le altre disposizioni di favore
Possono essere riscattati, in tutto o in parte, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al primo gennaio 2024
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
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