Senza lipidi le cellule tumorali non sono in grado di proliferare
Un team di ricercatori dell'Istituto Oncologico di Ricerca, dell'Università della Svizzera Italiana e dell'Università degli Studi di Padova ha identificato uno dei meccanismi alla base della proliferazione delle cellule tumorali del cancro alla prostata, pubblicando i risultati nella rivista "Nature Genetics". Come una macchina ha bisogno di benzina o elettricità per muoversi, le cellule tumorali hanno bisogno di metaboliti per crescere e proliferare. Il problema è che fino ad oggi non si conosceva di quali metaboliti la cellula tumorale avesse effettivamente bisogno.
"Abbiamo scoperto che le cellule del tumore prostatico - dice il prof. Andrea Alimonti, afferente al Dipartimento di Medicina di Padova - hanno bisogno del mitocondrio non perché questo produce energia ma perché regola uno specifico processo metabolico. In particolare il mitocondrio è in grado di regolare tramite un complesso enzimatico chiamato PDC la sintesi dei grassi (lipidi).
"Abbiamo individuato un numero di composti in grado di inibire selettivamente, questo enzima senza danneggiare le cellule normali - spiega Alimonti -. Questi composti sono in grado di bloccare la crescita tumorale in diversi modelli sperimentali e non è escluso che nel futuro troverò in clinica composti in grado di affamare le cellule tumorali bloccando l'enzima PDC. Infatti, alcune compagnie negli Stati Uniti stanno intraprendendo questa strada e inibire il metabolismo dei tumori sembra oggi una strategia terapeutica più percorribile che in passato"
E' una figura professionale cruciale per trasferire più rapidamente i risultati della ricerca oncologica alla pratica clinica
Combinazioni terapeutiche avanzate e tecnologie predittive aprono scenari di cura sempre più personalizzate
E' stata messa a punto una piattaforma che, in poche settimane, progetta molecole per guidare il sistema immunitario contro cellule tumorali
In studio Aranote ha dimostrato di ridurre del 46% rischio di progressione o morte
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
dottnet.title.comments