Canali Minisiti ECM

Identificati due nuovi geni che aumentano il rischio di cancro al seno

Oncologia Redazione DottNet | 19/01/2018 14:02

Sono legati alla sindrome di Lynch

Identificati due nuovi geni che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro al seno entro i 60 anni: si chiamano MSH6 e PMS2, non sono conosciuti come invece i famosi 'geni Jolie', ma aumentano del doppio le chance di sviluppare la malattia. Noti come causa della sindrome di Lynch, una condizione ereditaria che aumenta il rischio di cancro del colon-retto, delle ovaie, dello stomaco e dell'endometrio, vengono ora collegati anche al tumore della mammella.  

A evidenziarlo è uno studio del Columbia University Irving Medical Center e del NewYork-Presbyterian, pubblicato online su Genetics in Medicine. "Le persone con la sindrome di Lynch non pensano che potrebbero essere a rischio di cancro al seno", spiega Wendy Chung, autrice senior dello studio.

"Dato che l'analisi genomica sta diventando più comune nei pazienti con una storia personale o familiare di cancro, abbiamo l'opportunità di fare uno screening più mirato". Gli studiosi hanno analizzato un database di oltre 50.000 donne sottoposte a test genetico per ereditarietà del cancro tra il 2013 e il 2015.    Di queste, 423 presentavano una mutazione in uno dei quattro geni che causano la sindrome di Lynch: MLH1, MSH2, MSH6 e PMS2.    Ulteriori analisi hanno rivelato che quelle con una mutazione in due specifici geni - MSH6 e PMS2 - avevano un rischio raddoppiato di cancro al seno rispetto alla popolazione generale.

pubblicità

I ricercatori hanno calcolato che circa il 31-38% delle donne con varianti di MSH6 e PMS2 svilupperanno il cancro al seno, rispetto a circa il 15% nella popolazione generale. "Il nuovo studio suggerisce che i due geni dovrebbero essere aggiunti alla lista di quelli da esaminare quando c'è una storia di cancro al seno" aggiunge Chung.

fonte: Genetics in Medicine

Commenti

I Correlati

"Il nostro auspicio è che il provvedimento sia presto approvato, pubblicato in Gazzetta e soprattutto reso effettivo in tutti e 21 i sistemi sanitari del nostro Paese"

Studio presentato al Congresso americano di Oncologia: "In pazienti con carcinoma mammario Her2 positivo metastatico trattate con terapia innovativa - 44% rischio progressione e morte"

Si tratta dell’attivazione di alcuni enzimi, in grado di promuovere la resistenza alle terapie endocrine ed a bersaglio molecolare nelle cellule tumorali.

Al via la terza edizione de "La voce dell'intimità-sessualità e tumore al seno metastatico: parlarne si può", la campagna promossa da Pfizer in collaborazione con Europa Donna Italia e Komen Italia

Ti potrebbero interessare

Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia

Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti

Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica

I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib

Ultime News

Più letti