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Papilloma virus, il vaccino riduce i rischi del 90%

Infettivologia Redazione DottNet | 03/03/2018 20:01

L' Hpv causa tumori nell'uomo e nella donna. Pochi giovani conoscono il rischio

Ottanta organizzazioni in tutto il mondo hanno celebrato domenica 4 marzo la prima Giornata internazionale di sensibilizzazione contro il Papillomavirus(Hpv), infezione trasmessa attraverso rapporti sessuali, e che può causare tumori sia nell'uomo che nella donna. Esistono più di 200 diversi tipi di Hpv, di cui un centinaio colpiscono l'uomo, e si stima che l'80% delle persone contrarrà uno di questi almeno una volta nella vita. Nella maggior parte dei casi il virus non si manifesterà con sintomi, in altri casi causerà verruche e condilomi. In altri ancora qualcosa di più grave.

Alcuni tipi di Papillomavirus, infatti, sono noti per causare diversi tumori come il cancro anale, orofaringeo, della vagina, del pene e, soprattutto, quello al collo dell'utero, il quarto tumore più frequente nelle donne, che ne provoca ogni anno la morte di ben 270.

000 nel mondo. A fronte di questo, è ancora insufficiente la consapevolezza del rischio tra i millennials. Secondo un indagine Censis condotta tra mille ragazzi e ragazze dai 12 ai 24 anni, la maggior parte degli interpellati (82%) pensa che l'Hpv si trasmetta con rapporti sessuali completi, ma solo il 58% sa che si può trasmettere anche attraverso rapporti sessuali non completi.

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Per oltre sei su 10 il preservativo è uno strumento sufficiente a prevenire la trasmissione del virus, come invece non sempre è. Inoltre, ai giovanissimi, il Papillomavirus fa poca paura: la malattia sessualmente trasmessa più nota è l'Aids (90%), seguita da sifilide, candida e, solo quarto, l'Hpv, citato dal 16% degli intervistati. L'Hpv Awareness Day, mira a richiamare l'attenzione su questo, promuovendo conoscenza e prevenzione. E' disponibile infatti un vaccino raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per le ragazze tra 9 e 14 anni, in quanto riduce le infezioni fino al 90% e costituisce la misura più efficace contro il cancro del collo dell'utero. In Italia è offerto gratuitamente alle 12enni e, in base ai nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, anche ai maschi loro coetanei.

Ma, per prevenire questa malattia, fondamentali sono anche gli screening e la diagnosi precoce, ovvero il pap test per le donne e le visite dall'andrologo per gli uomini, cosa che ancora pochi ragazzi fanno. Di qui la campagna di sensibilizzazione dal titolo "Give Love, Not HPV - Offri amore, non HPV", a cui si uniscono anche gli IFO Regina Elena e San Gallicano. Obiettivo, diffondere sui canali social messaggi su cartolina per rispondere alle domande più frequenti.

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