dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Con gli antidepressivi dopo un infarto si vive meno

Farmaci Redazione DottNet | 05/03/2018 18:54

Aumenta del 66% il rischio di mortalità

I pazienti con infarto al miocardio che hanno assunto antidepressivi vivono di meno. E' quanto emerge da una ricerca presentata a Milano nel corso di Acute Cardiovascular Care 2018, un congresso della Società Europea di Cardiologia. Lo studio ha coinvolto circa 9.000 pazienti che avevano avuto un attacco cardiaco e ai quali erano stati prescritti antidepressivi. Queste persone avevano, dopo un anno, un rischio di mortalità maggiore del 66% rispetto ai pazienti non avevano avuto questo genere di prescrizione.

I pazienti che prendevano antidepressivi erano prevalentemente di sesso femminile e anziani, con maggiori probabilità di avere ipertensione, diabete, dislipidemia, obesità.

"Studi precedenti avevano suggerito che le malattie cardiovascolari possono aumentare la probabilità di essere depressi. D'altra parte, la depressione sembra aumentare la probabilità di sviluppare fattori di rischio cardiovascolare - spiega Nadia Fehr, dell'Università di Zurigo - Il nostro studio ha dimostrato che molti pazienti sono trattati con antidepressivi dopo un attacco di cuore. Sono necessarie ulteriori ricerche per individuare le cause e i meccanismi patologici sottostanti per la mortalità più elevata che è stata osservata in questo gruppo di pazienti". 

pubblicità

fonte: ansa

dottnet.title.comments

dottnet.article.related

Solo il 5% dei pazienti ospedalizzati per un’infezione respiratoria riceve una diagnosi eziologica per identificare il patogeno responsabile: il rischio è un uso inappropriato degli antibiotici

Dentali: “Questa decisione migliora concretamente l’accesso alle cure, in particolare per i pazienti più fragili e anziani"

Possibile corsia preferenziale per le imprese che investono in Italia nella ricerca preclinica e clinica. Accesso immediato al Fondo innovativi per gli antibiotici “reserve”, utilizzati contro i germi multiresistenti

Rossi: "Questo importante traguardo rappresenta un riconoscimento concreto del ruolo clinico e gestionale della Medicina Generale nella presa in carico integrata dei pazienti con patologie croniche complesse"

dottnet.article.interested

Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi

Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi

Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project

La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti