Si è concluso il Congresso europeo dei farmacisti ospedalieri (EAHP). Zanon (SIFO) chairman delle sessioni su rischio e sicurezza dei farmaci per i piccoli pazienti
I bambini hanno necessità di farmaci sviluppati specificamente per loro: non è più possibile derogare da questo obiettivo. Questo è il messaggio che la SIFO (la Società dei Farmacisti ospedalieri e dei Servizi territoriali delle aziende sanitarie) ha voluto lanciare da Goteborg, dove si è appena concluso il 23° Congresso annuale dei farmacisti europei (la loro associazione è la European Association of Hospital Pharmacists, EAHP), che aveva per tema "Farmacisti ospedalieri: mostrateci cosa sapete fare!" ("Hospital pharmacists - Show us what you can do!").
Al congresso i farmacisti italiani e la SIFO sono stati protagonisti lanciando l'allarme con Davide Zanon, responsabile del laboratorio galenico del Burlo Garofolo-IRCCS di Trieste e coordinatore dell'area di Galenica Clinica della SIFO, che è stato speaker in due importanti eventi dedicati alla "Valutazione del rischio e della sicurezza dei farmaci per l'età pediatrica", uno dei temi del convegno EAHP.
I lavori presentati sul tema dei farmaci pediatrici a Goteborg hanno messo in evidenza che la criticità è sentita in tutta Europa, visto che non esistono aree di patologia in cui l'assenza di farmaci pediatrici sia più grave in una nazione più che in un'altra. Complicanze polmonari ed epatiche, oncologia e insufficienze cardiovascolari, insufficienze renali e HIV: per tutte queste patologie i farmaci disponibili sono per lo più testati su soggetti adulti e poi "adattati" su soggetti di peso corporeo differente, proseguendo l'uso di farmaci su un soggetto che non è "un giovane adulto", ma una soggetto che presenta problematiche, metabolismo e farmacocinetica totalmente differenti da quelli di una persona adulta.
La soluzione? "I farmacisti italiani sono estremamente preparati ed attenti sia nella gestione di farmaci off-label che nelle preparazioni galeniche per i pazienti più piccoli", ha precisato Zanon, "ricordiamoci anche che spesso ci troviamo di fronte a situazioni davvero emergenziali, laddove la mancanza di specifiche formulazioni fa si che si debbano manipolare farmaci adattandoli ai bisogni dei nostri piccoli pazienti. Parlando di soluzioni, non credo che l'attivazione di trial specifici sia di per sé - per quanto importante - l'unica e vincente risposta al problema. Secondo la SIFO quello che è utile è semmai un'attenzione complessiva al problema delle medicine pediatriche che tenga conto di questo complesso scenario che comprende quindi trial, off label, galenica, rapporto con i clinici e con le famiglie".
Commentando il tema la presidente SIFO, Simona Serao Creazzola ha sottolineato che "la SIFO sta sostenendo da tempo la necessità di creare - anche in collaborazione con le società di pediatria - un fronte comune sul tema dei farmaci pediatrici. Si tratta evidentemente di una delle situazioni di maggior criticità che si trovano ad affrontare oggi i sistemi sanitari e su cui le famiglie e i cittadini chiedono attenzione e soluzioni nuove, efficaci e sicure. Crediamo in questo senso che sia necessario far ripartire una ricerca indipendente che si faccia carico delle problematiche del settore. In Italia l'AIFA è il principale sostenitore della ricerca indipendente e l'ultimo DDL del Ministero della Salute va in questa direzione; in linea con il nuovo Regolamento Europeo sulla Sperimentazione Clinica dei Medicinali, sarebbe inoltre davvero utile che nell'ambito pediatrico ci fosse un attenzione specifica, con l'invito a presentare progetti di ricerca che abbiano il farmaco pediatrico come focus principale. La farmacia ospedaliera potrà in questo senso offrire un contributo essenziale, viste le conoscenze e competenze acquisite".
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