Le prime liquidazioni entro Pasqua e pagamenti entro il 20 aprile
Accordo fatto sul cumulo pensionistico con le prime liquidazioni previste entro Pasqua e pagamenti dal 20 aprile. Sciolto, dunque, il 'nodo' delle pensioni in regime di cumulo gratuito dei contributi: è stata, infatti, raggiunta l'intesa (con la firma di una convenzione condivisa) fra l'Inps e l'Adepp, l'Associazione delle Casse previdenziali dei professionisti, per far partire il pagamento degli assegni. E, una volta stabilito che il 'casus belli' dell'attribuzione dei costi di gestione delle domande verrà affrontato in separata sede, l'Istituto pubblico ha fatto sapere che, siglato il documento già da due Enti (l'Enpam, medici e dentisti e Inarcassa, ingegneri e architetti), "le prime liquidazioni sono previste entro Pasqua", mentre i relativi pagamenti verranno effettuati "a partire dal 20 aprile".
La platea di soggetti che hanno alle spalle carriere discontinue e potrebbero essere potenzialmente interessati dalla chance di riunire senza oneri i contributi versati in differenti gestioni previdenziali (consentita ai professionisti grazie ad una norma della Legge di Bilancio per il 2017) è di "circa 700.
Le regole
Nel documento diffuso lo scorso anno la Fondazione ha illustrato che per la pensione anticipata in cumulo valgono i requisiti della legge Fornero, per cui gli uomini possono chiedere il pensionamento con 42 anni e 10 mesi di contribuzione, che diventano 41 anni e 10 mesi per le donne. In entrambi occorre però rispettare i requisiti previsti dall'ordinamento Enpam e cioè avere 30 anni di anzianità dalla laurea e cessare l'attività professionale in regime di convenzione.
Per la pensione di vecchiaia invece i requisiti di uscita sono quelli validi per le singole gestioni: la parte di pensione Inps si matura al raggiungimento dei requisiti pubblici di contribuzione e di età pari a 66 anni e 7 mesi (nel 2018) e la parte Enpam con i requisiti della Fondazione cioè a 68 anni. Fermo restando un requisito contributivo minimo di 20 anni complessivamente maturati. L'assicurato riceverà quindi solo la quota dell'Inps e poi dovrà attendere l'età anagrafica di 68 anni per ricevere lo spezzone maturato nell'Enpam previa cessazione dell'attività lavorativa. Con riferimento agli iscritti successivamente al 31.12.1995 è necessario anche rispettare un importo dell'assegno non inferiore a 1,5 volte l'assegno sociale, cioè circa 675 euro lordi al mese.
Naturalmente il cumulo per la pensione di vecchiaia può non essere necessario ove l'assicurato abbia già maturato il requisito contributivo di 20 anni nell'Inps. In tal caso l'assicurato può fare due domande autonome e distinte: all'Inps all'età di 66 anni e 7 mesi e poi successivamente all'Enpam a 68 anni a condizione di aver maturato nella gestione almeno 5 anni di contributi. Ottenendo due prestazioni pensionistiche. La strada del doppio binario andrà scelta soprattutto per quei medici che intendono continuare l'attività lavorativa dato che l’Enpam consente di continuare a lavorare in convezione fino a 70 anni.
Possono essere riscattati, in tutto o in parte, nella misura massima di cinque anni, anche non continuativi, i periodi successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al primo gennaio 2024
L’importo della trattenuta verrà prelevato in unica soluzione nei casi in cui il netto pensionistico corrisposto a luglio 2025, dopo l’effettuazione del prelievo, risulterà superiore al 50% del netto percepito nel mese precedente
Secondo l’ultimo Monitoraggio Inps, da gennaio a marzo 2025 sono stati liquidati 194.582 nuovi trattamenti pensionistici. Di questi, solo 54.094 sono pensioni anticipate (dato ancora provvisorio), con un assegno medio di 2.065 euro
Le aliquote di rendimento sono state aumentate del 2 per cento per ogni anno di permanenza in attività oltre l’età ordinaria di pensionamento
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti