Studio Usa, così si assimilano meglio le cure
Chi ha un tumore alla prostata deve assumere farmaci a stomaco pieno. Questo, infatti, rende più efficaci i trattamenti. E' la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori dell'Università di Chicago in uno studio che è stato pubblicato sul Journal of Clinical Oncology. La cura presa in considerazione è quella dell'abiraterone acetato, usato per il trattamento del carcinoma alla prostata con metastasi, che deve essere preso con prednisone per ridurre al minimo il rischio di quegli effetti collaterali che vanno a toccare il sistema digerente.
Secondo quanto emerso dall'analisi, la quantità di farmaco che viene assorbita da una persona è maggiore se allo stesso tempo viene assunto un pasto da circa 300 calorie.
Gli studiosi hanno anche monitorato i risultati di questa condotta sull'Antigene prostatico specifico, il Psa, un marker per il cancro alla prostata ed è emerso che chi aveva le dosi basse aveva una diminuzione di Psa leggermente superiore rispetto a chi aveva l'altro dosaggio.
Fonte Journal of Clinical Oncology
Solo il 5% dei pazienti ospedalizzati per un’infezione respiratoria riceve una diagnosi eziologica per identificare il patogeno responsabile: il rischio è un uso inappropriato degli antibiotici
Dentali: “Questa decisione migliora concretamente l’accesso alle cure, in particolare per i pazienti più fragili e anziani"
Possibile corsia preferenziale per le imprese che investono in Italia nella ricerca preclinica e clinica. Accesso immediato al Fondo innovativi per gli antibiotici “reserve”, utilizzati contro i germi multiresistenti
Rossi: "Questo importante traguardo rappresenta un riconoscimento concreto del ruolo clinico e gestionale della Medicina Generale nella presa in carico integrata dei pazienti con patologie croniche complesse"
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
dottnet.title.comments