Studio spiega il mistero del boom per i cibi, mix di dna e abitudini
Crescono i casi di allergia alimentare fra i bambini (solo in Italia sono circa mezzo milione) e non solo, un vero e proprio tsumani. Dal 2010 si e' registrata una esplosione delle allergie alimentari: se prima erano attorno al 2-3% ora hanno raggiunto il 10% in Australia e l'8% in Gb. E il fenomeno, secondo uno studio appena pubblicato, sarebbe legato ad una ''tempesta perfetta'': si tratta di un mix di genetica e di fattori ambientali, come l'esposizione della pelle a saponi che non vengono sciacquati (come quelli delle salviette per neonati) e che indeboliscono la barriera lipidica della pelle, allergeni in polvere e cibo presente nell'ambiente domestico, come sulle mani di chi si prende cura dei bambini.
L'allergia alimentare, secondo lo studio, si innesca quando questi fattori si verificano insieme. "Questa è una ricetta per lo sviluppo di allergie alimentari", ha detto l'autore dello studio Joan Cook-Mills, professore di immunologia allergologica presso la Scuola di Medicina Feinberg della Northwestern University, pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology.
La prevalenza di allergia alimentare è aumentata del 18% tra i minori di 18 anni dal 1997 al 2007. Recenti dati mostrano che anche i ricoveri con diagnosi di allergie alimentari sono aumentate tra i bambini. Alla luce dei risultati di questo studio, pero', alcuni fattori di rischio possono essere modificati proprio all'interno delle mura domestiche. Le prove cliniche dimostrano fino al 35% dei bambini con allergie alimentari hanno dermatite atopica e gran parte di ciò è spiegato da almeno tre diverse mutazioni geniche che riducono la barriera cutanea. I bambini, ha ricordato Cook-Mills, sono esposti agli allergeni ambientali nella polvere di una casa ma a volte anche attraverso dei semplici gesti di cura o di affetto, come il bacio da parte di un fratellino che ha appena mangiato burro di arachidi. I problemi della pelle che si verificano con le mutazioni della barriera cutanea possono non essere visibili fino a molto tempo dopo che un'allergia alimentare è già iniziata.
Una disfunzione della barriera cutanea era necessaria per l'allergia alimentare a svilupparsi nei topi, ma esiste un ampio continuum di disfunzione cutanea da lieve a lieve con eczema o dermatite atopica, che nella sua forma più lieve può semplicemente sembrare pelle secca. Gli under 18 che soffrono di allergie alimentari in Italia sono 570mila: 270mila bimbi tra 0 e 5 anni; 180mila tra 5 e 10 anni e 120mila tra 10 e 18 anni. Dei 270mila bimbi con meno di 5 anni che soffrono di allergie alimentari, 5000 sono a rischio di reazioni allergiche gravi che possono costar loro anche la vita ed una reazione allergica grave su tre avviene a scuola. L'allergia alimentare piu' frequente nei bambini tra 0 e 5 anni e' quella al latte vaccino, seguita da quella alle uova.
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